Pensieri su “Il ghiaccio e il fuoco” di Betina Krahn

 

La principessa Thera è il gioiello di Mercia: è una sovrana giusta, saggia, i suoi sudditi la adorano. Purtroppo non potrà essere incoronata regina se non prenderà al più presto marito o una maledizione terribile si abbatterà sul suo regno. A Nantes, forse, la attende il pretendente perfetto. Se solo non fosse attaccata e il suo salvatore non fosse un selvaggio orgoglioso che non fa niente per nulla. Saxxe Rouen, infatti, pretende una ricompensa e il suo prezzo non è soltanto scandaloso, ma è un rischio troppo grande: Thera non potrà mai donargli il suo cuore perché Saxxe è assolutamente improponibile come sposo regale…

Titolo: Il ghiaccio e il fuoco
Autrice: Betina Krahn
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Introvabili 115
Ambientazione: Francia, 1262
Premi e riconoscimenti della critica: All About Romance DIK (Desert Isle Keeper)
Uscita: Agosto 2024



Mah. La principessa di Mercia (che, per chi non lo sapesse, era uno dei sette regni anglosassoni, che furono travolti dalle scorrerie dei vichinghi danesi) deve sposarsi con urgenza per sfuggire a una profezia che incombe sul regno.
A parte la profezia da rispettare (che fa tanto fantasy), già qui troviamo svariate licenze storiche, inclusa la serenità di immaginare un’erede femminile nel 1260, e accettare che la stessa viaggi sino a Nantes per esaminare il potenziale promesso sposo prima di accettare le nozze.
Caso vuole che, anziché un duca sovrappeso, puzzolente e ruttone, sulla sua strada trovi invece un mercenario possente e prepotente.
Chi non preferirebbe portare a casa un barbaro, senza titolo e dote, piuttosto che un nobile titolato, con soldi e potere politico, per salvare il proprio popolo?
La nostra Thera non ci pensa ovviamente due volte.

Un enemies to lovers che ci giunge direttamente dagli anni ‘90 e si sente, un po’ fiaba strampalata e un po’ storico risibile.
3 stelline stiracchiate perchè Thera è una di noi.

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