Pensieri su "Non voglio mica la luna" di di Abby Jimenez
Sloan Monroe è una giovane e talentuosa artista, che non riesce più a dare la giusta direzione alla sua vita. Fino a quando si trova a condividere un bizzarro viaggio in macchina con un cane scodinzolante, balzato all’improvviso sul sedile del passeggero. Dal momento in cui ha incrociato i suoi dolci occhi da cucciolo, Sloan si è sentita per la prima volta sicura di qualcosa. E Tucker, questo il nome riportato sul collare, è diventato presto una parte fondamentale delle sue giornate. Sono trascorse settimane da allora e, dopo decine di chiamate e messaggi senza risposta al numero sulla medaglietta, Jason, il proprietario di Tucker, si fa vivo. A quanto pare è un musicista, momentaneamente in tour in Australia. E dice di rivolere indietro il suo cane. Sloan, però, non ha la minima intenzione di consegnare Tucker a qualcuno che non è in grado di prendersene cura. Ma se le intenzioni di Jason fossero sincere? Messaggio dopo messaggio, la sfida a distanza per scoprire chi tra loro due merita di accudire Tucker potrebbe avere risvolti romantici del tutto inaspettati soprattutto quando si incontreranno di persona...
Non voglio mica la luna
di Abby Jimenez
Serie: The Friend Zone #2
Titolo originale: The Happy Ever After Playlist
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Uscita: 12 aprile 2024
A volte il posto in cui è più difficile vivere è quello di mezzo.
Decisamente la Jimenez ha quel tocco che mi piace. Inserisce sempre personaggi positivi e belle persone, anche se non fa sconti se deve metterli alla prova.
Non è volgare né sdolcinata, non è eccessiva e riesce a sviluppare storie originali e interessanti.
Stavolta la trama mi ha convinto meno dei precedenti libri. La prima parte è molto romantica e bella, con un cagnone adorabile che funge da matchmaker per la nuova coppia, anche se sono l'uno dalla parte opposta del mondo rispetto all'altra.
Poi il romanzo procede con i due filoni dell'elaborazione del lutto e con il classico music romance, tra esaurimento da successo e cadute tipiche di quel mondo; ho trovato la seconda metà più dolorosa e molto confusa, persino meno efficace.
Certo, mi aspettavo la rottura tra i due come da copione, ma l’ho trovata forzata, come se fosse il passo obbligato tanto per creare tensione in vista del lieto fine.
Per una volta, poteva essere una storia romantica e basta.
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