Pensieri su “Duchessa per sempre” di Amalie Howard



Perdersi di notte nel quartiere più malfamato di Londra, ubriaco, è l’ultima cosa che Lysander Blackstone, l’austero duca di Montcroix, vorrebbe fare. Soprattutto se rischia di essere ucciso o derubato da un’ex ballerina in lacrime. Geneviève ha appena perso il lavoro per essersi rifiutata di diventare l’amante di un ricco mecenate e ha chiuso con la nobiltà. Eppure è proprio Nève a salvare inaspettatamente quel duca di pietra, e lui, invece di farle una proposta indecente, le fa un’offerta che non può rifiutare: fingere di essere la sua fidanzata in cambio di una fortuna. Sembra una vittoria per entrambi, quindi, ma nemmeno i cuori più cinici sono immuni all’amore…

Titolo: Duchessa per sempre
Autrice: Amalie Howard
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1278
Ambientazione: Inghilterra, 1865 (epoca vittoriana)
Uscita: settembre 2024

La serie ‘Taming of the Dukes’:
1) DUCHESSA PER SEMPRE (Always Be My Duchess)
2) “Never Met a Duke Like You”, di prossima pubblicazione.





Perché, senza dubbio, lo sentiva… il ronzio sulla pelle che derivava dall’affrontare un cambiamento invisibile, da sapere che all’orizzonte si stava preparando un’intensa tempesta.
Come se lei fosse la pioggia… e lui un immenso e sterile deserto.


Primo libro di serie e prima lettura in assoluto per quanto riguarda questa autrice. Nel complesso il mio giudizio è positivo, anche se le premesse consentivano di aspettarsi qualcosa di più.

Ho trovato molto interessante il personaggio maschile, un duca trentenne poco amato dal padre, e che si trascina dall'infanzia dei disturbi comportamentali e ossessioni compulsive (certo, all'epoca non c'erano diagnosi in merito, ma dalla narrazione traspare una certa mania del controllo, un costante bisogno di possedere e accumulare cose e beni materiali, una forte tendenza a calcolare tutto e a non lasciarsi andare con i sentimenti per il terrore di divenire debole e oggetto del giudizio degli altri). 
In buona sostanza, Lysander è incapace di amare, ma non per sua colpa: semplicemente, non riesce a decifrare il nuovo sentimento di cui sta facendo esperienza. Il soprannome "Stone" (pietra) gli calza a pennello.

Se lui è un po’ la Bestia della situazione, la Bella è anche una Cenerentola, una gentildonna anglofrancese, esponente di una famiglia caduta in rovina, che sopravvive facendo la ballerina classica, e che tuttavia mantiene il proprio orgoglio e il proprio onore.

L'inizio è strano e accattivante, poi la trama assume i contorni di un Pretty woman in salsa vittoriana (il duca "assume" la ragazza per un finto fidanzamento), e ci introduce a un gruppo di donne del ton anticonformiste (qui le licenze storiche si sprecano), e che immagino saranno le protagoniste dei prossimi libri.

Quattro stelle perché è un libro introduttivo e paga pegno, anche se il ritmo è abbastanza discontinuo, con un finale allungato senza un vero motivo e poco approfondimento psicologico per la situazione di Stone (è arduo pensare che certe fissazioni potessero svanire con il mero potere curativo dell’amore).
Bonus positivi: zia Millicent e il cameriere bonazzo con sorriso d’angelo, conteso da tutte.

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