Pensieri su “Il Principe del Piacere” di Nicole Jordan

 

Dare, marchese di Wolverton, è il libertino più famoso d’Inghilterra, al punto di essersi guadagnato il titolo di Principe del Piacere. Sono trascorsi sette anni dall’ultima volta che lui e Julienne Laurent si sono visti. Dopo un folle amore, le loro strade si sono divise. Tuttavia, quando si diffonde la notizia che Julienne è tornata a Londra come attrice, Dare capisce che lei è l’unica che può avvicinarlo a un pericoloso traditore che minaccia la Corona, ma soprattutto che non l’ha mai dimenticata. Così una sera si presenta in teatro e dichiara pubblicamente di voler fare di lei la propria amante. Julienne raccoglie la sfida: mettere in ginocchio il marchese di Wolverton sarà un vero divertimento e… un irresistibile piacere.

Titolo: “Il Principe del Piacere” 
Autrice: Nicole Jordan 
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Introvabili 109
Ambientazione: Inghilterra, 1814 (periodo regency)
Uscita: febbraio 2024

La serie "NOTORIOUS":
1) UN AMANTE IRRESISTIBILE (The Seduction)
http://www.sognipensieriparole.com/2022/02/pensieri-su-un-amante-irresistibile-di.html
2) FIN DAL PRIMO SGUARDO (The Passion)
http://www.sognipensieriparole.com/2022/08/pensieri-su-fin-dal-primo-sguardo-di.html
3) ROMANTICA MALEDIZIONE (Desire)
http://www.sognipensieriparole.com/2023/02/pensieri-su-romantica-maledizione-di.html
4) ESTASI (Ecstasy)
http://www.sognipensieriparole.com/2023/08/pensieri-su-estasi-di-nicole-jordan.html
5) IL PRINCIPE DEL PIACERE (The Prince of Pleasure)



Prima di commentare questa lettura sono andata a rivedermi l'intera serie NOTORIOUS, di cui questo è il quinto volume, per capire quale fosse l'inghippo intervenuto nel mezzo. Ebbene, in realtà questa serie è andata proprio calando in generale per i miei gusti, perché da due buoni capitoli iniziali siamo passati agli ultimi che rasentano la sufficienza.

Nulla da dire sullo stile della Jordan, ma è proprio la sostanza che mi ha deluso.

Forse 🤔 (ma è un forse altrettanto dubbioso) mi sarebbe piaciuto se lo avessi letto vent’anni fa, con la spensieratezza di una lettrice di rosa non così esigente…
Naa, scherzavo, proprio no.

Il protagonista maschile (Dare, marchese di Wolverton) è assolutamente insopportabile 😣 dalla prima all'ultima pagina: talmente pieno di sé, ottuso all’ennesima potenza, convinto che il sole sorga e tramonti in un’unica area del suo corpo. 
Per dire, uno che opera solamente con “forza e slancio” e spinte “possenti”.

Purtroppo, la protagonista femminile è assolutamente succube. 
Julienne avrebbe tutte le ragioni per odiarlo e vendicarsi, quanto meno per regalargli indifferenza. 
Invece, dopo due pagine (due) di autoconvincimento "perché io valgo" e "gliele farò pagare tutte" (non poca cosa, peraltro: vergogna sociale, povertà, violenze e anni di tristezze), la nostra è già scodinzolante e lo desidera (obnubilata in eterno).

Se ancora la lettrice romantica che è in me non si era decisa a gettare il libro, è arrivato il colpo di grazia:
“Ti ho fatto male?” (Il sospetto viene pure a lui).
“No” mentì lei ignorando la protesta delle sue parti femminili, soddisfatta di assaporare i postumi della sua squisita violenza. (Riporto gestendo i conati 🤮 di vomito).

Ecco, per me “squisita” e “violenza” non possono coesistere in un romance.
E questi non sono i bei romanzi di una volta.
Se era un dark romance, non c'erano le avvertenze; siccome era un romance, il marchese Dare è uno dei peggiori antieroi stupidi di sempre.

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