Pensieri su "LO SCUDO DEL PRINCIPE" di Cassandra Clare

 


Questo è il destino inesorabile di Kel, prelevato dalla Casa degli Orfani di Aigon quando era poco più che un bambino per diventare la controfigura dell'erede al trono, il suo scudo umano. Cresciuto accanto al principe Conor quasi come un fratello, viene addestrato fin dal primo giorno a morire al suo posto, prima o poi. Nessun altro futuro è possibile per lui.

Lin Caster è una guaritrice appartenente alla piccola comunità Ashkar che, nel regno, è l'unica ancora in grado di esercitare la magia e che, per questo motivo, è stata confinata nel Sault, un'area recintata di Castellane da cui nessuno è autorizzato a uscire. Alla ragazza, però, capita spesso di disattendere il divieto, perché altrimenti non potrebbe curare i malati e i moribondi della città.
Quando i due giovani si incontrano in seguito a un attentato, i loro destini si intrecciano indissolubilmente. Una misteriosa figura che governa il mondo sotterraneo e criminale della città li trascinerà in una realtà fatta di intrighi e ombre dove scopriranno quanto la corruzione si estenda dai bassifondi più oscuri di Castellane fino alla torre più alta dei suoi palazzi. Perché se c'è una cosa che, qui, accomuna i nobili più ricchi e i criminali più dissoluti è la loro insaziabile brama di ricchezza e potere.
Posti di fronte allo svelamento di segreti a lungo custoditi, Kel e Lin saranno costretti a chiedersi se la conoscenza valga il prezzo del tradimento e, soprattutto, il rischio che la loro nazione finisca in guerra e il mondo nel caos...

Autrice: Cassandra Clare
Titolo: Lo scudo del principe
Serie: Le cronache di Castellane #1
Pagine 707
Uscita: 16 gennaio 2024




Io sono lo Scudo del Principe. 
Sono la sua armatura indistruttibile. 
Sanguino perché lui possa non sanguinare. 
Soffro perché lui non debba soffrire. 
Muoio perché lui possa vivere per sempre.


Dopo aver letto quasi tutti i volumi dedicati all'universo Shadowhunters, ero curiosa di affrontare questo fantasy diverso, sia perché totalmente slegato dalla saga che ha reso celebre l'autrice, sia perché presentato come diretto a un pubblico adulto (e non più young adult).

Mi sono imbattuta in una Cassandra Clare diversa, senza dubbio, anche se resta comunque a mio avviso una lettura edulcorata, priva di eccessi di violenza o scene esplicite.
Il fatto di essere un primo volume lo ha reso in automatico un libro più descrittivo-introduttivo che non d'azione, e devo dire che la Clare si prende gran parte delle 700 pagine per condurci passo passo nel regno di di Castellane, per presentarci la famiglia reale, le grandi famiglie del consiglio, i regni vicini, i nemici interni ed esterni. Molta carne è messa sul fuoco, con una narrazione talora un po' statica, anche se ritengo (o mi auguro) che nel seguito le vicende potranno avere un ritmo diverso, visto quanto il lettore ha già appreso.

L'aspetto più interessante è che il tutto viene visto da due POV principali.
Kel è lo scudo umano del principe ereditario, un orfano addestrato a corte per fare il sosia quando le cerimonie e le apparizioni pubbliche sono noiose o troppo rischiose (alla maniera dei sosia di certi dittatori moderni); se all'inizio la sua lealtà verso i reali è assoluta, a poco a poco inizia a creparsi, di fronte a scoperte amare e inaspettate.
Lin è invece una giovane donna della comunità Ashkar, una popolazione perseguitata altrove e che sopravvive nel regno, a patto di restare confinata e non ostentare le proprie tradizioni (mi ha ricordato un po' la situazione dei ghetti ebraici all'interno delle città del passato); grazie alle proprie conoscenze mediche, Lin riesce a introdursi presso la corte e altrove, anche se deve lottare di continuo per la sua origine e il suo essere donna.
Intorno a loro si muove un mondo variegato, in cui è ancora presto per cogliere tutti i pericoli e i traditori.

Nel complesso, non mi è dispiaciuto e l'ho trovato scorrevole e intrigante, tanto che voglio proseguire la serie. Diciamo che ero così abituata ai finali mozzafiato e sadici della Clare, che stavolta sono rimasta con la sensazione di una lettura semplicemente interrotta.

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