Pensieri su “Innamorarsi di un duca” di Tessa Dare

 

Per tutti Izzy è il classico brutto anatroccolo e, nonostante il padre fosse un famoso scrittore, alla sua morte si ritrova non sposata e senza un soldo. Finché un giorno non riceve la lettera di un notaio che la invita a Gostley Castle, che a quanto pare lei ha ereditato da un estimatore del defunto padre. Ma il vecchio edificio è abitato da un duca cieco affascinante e misterioso, che sostiene di esserne ancora il proprietario. Non sapendo dove altro andare, Izzy decide di installarsi lo stesso nel castello, mentre il duca di Rothbury cerca in ogni modo di allontanarla, mettendo in atto una serie di comportamenti seduttivi che, in maniera del tutto inaspettata, finiscono con l’intrigare quella ragazza che ancora non è mai stata baciata…

Titolo: Innamorarsi di un duca
Autrice: Tessa Dare 
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1266
Ambientazione: Inghilterra, 1815 circa 
Premi e riconoscimenti della critica: Premio RITA nel 2015 come Miglior Romanzo Storico Breve

La serie ‘Castles Ever After’:
1) INNAMORARSI DI UN DUCA (Romancing the Duke) 
2) “Say Yes to the Marquess”, di prossima pubblicazione.



Ogni libertino che si rispetti ha due tipi di donne nella sua vita: 
quelle che porta a letto la notte e quelle he gli preparano i pancake al mattino.

Finalmente è tornata Tessa Dare con una nuova serie ispirata ai retelling di fiabe della tradizione.
Si parte con una sua personale versione di La bella e la bestia, ovvero con l'incontro tra una signorina Buonanotte e un duca ipovedente.

Come al solito, la Dare confeziona una trama sopra le righe e non sempre aderente a un rigoroso contesto storico: lo dico subito, anche se è vero che ci ha abituato a queste storie che giocano tra ambientazione Regency e licenze di fantasia, per cui ormai va presa come la sua specifica cifra stilistica.

Izzy, figlia di un celebre scrittore intorno a cui si è generato un vero e proprio movimento di lettori entusiasti, si trova, come molte fanciulle di buona società, sul lastrico dopo la morte del padre.
Piuttosto triste da dirsi, ma questi genitori senza eredi maschi non avevano come loro priorità lasciare qualcosa, in un modo o nell'altro, per le figlie che li avevano accuditi sino all'ultimo e che non potevano avere nulla di proprietà.
Quando le arriva un lascito inaspettato, Izzy non ci pensa due volte a precipitarsi a incassare.
Ma, ahimè, il castello decrepito che potrebbe rappresentare la sua occasione di salvezza è già abitato, e per di più da un duca arcigno e solitario, ben deciso a difenderlo.

Ne deriva una convivenza forzata che regala ogni giorno sorprese, battibecchi e imprevisti divertenti, con contorno di personaggi altrettanto gradevoli e simpatici.
Ho trovato deliziosa, ma anche arguta, Izzy, con i suoi sogni e i suoi libri d'avventure, così come ho amato il burbero e tenero duca confinato nel maniero.

Conosceva abbastanza bene la solitudine da capire che la parte peggiore non era non avere nessuno che si prendesse cura di te, era non avere nessuno di cui prendersi cura.


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