Pensieri su "MALEFICENT SUSAN" di Raffaella V. Poggi



Mi chiamo Frederica Vernon e appartengo a una delle famiglie più ricche e prestigiose di tutto il Massachusetts. Nonostante ciò mi sono ritrovata molto presto a dover provvedere a me stessa. Ce l’ho fatta anche da ho trovato la mia strada che percorro a testa alta e con il passo deciso di un’indossatrice, che poi è quello che faccio per vivere. Mi hanno proposto di fare da testimonial per un grande brand americano, un’occasione imperdibile. Peccato che non mi abbiano avvisato che dovrei diventare il volto proprio della V&DC. Che problema c’è? Il problema è bello si chiama Rex De Courcy. Rex è l’essere arrogante e presuntuoso che ha ottenuto il ruolo di CEO nell’azienda di cosmetici fondata da mio padre e ora sta seduto sulla sua poltrona. Pensa che tutto il mondo ruoti attorno a sa di essere più bello di Adone e che tutte le donne gli muoiono dietro. Ma non io! Non più…Forse, però, non ho fatto bene i conti…Né con Rex, né tantomeno con Susan. Chi è Susan? Susan Vernon, Lady Malefica… mia madre. Quando tua madre è il tuo peggior nemico.
"Una smania mi cattura, è l’eccitazione che prende quando si oltrepassa la la sua, la vittoria sulle sue paure, e la mia… Non so ancora dare un nome alla soglia che ho appena attraversato io, so solo che nulla è più come prima. Nulla!" (Rex) 
Austen Society – AUTOCONCLUSIVO – Sesto volume della collection
Liberamente ispirato a "Lady Susan" romanzo epistolare di Jane Austen, pubblicato postumo.

Autrice: Raffaella V. Poggi
Titolo: Maleficent Susan
Editore: self
Collection: Austen Society #6
316 pagine
Uscita: 17 luglio 2023




Premetto che non ho letto altri volumi di questa collection, ma che sono una lettrice di Jane Austen da decenni; per cui ritengo che la sfida affrontata per scrivere questo retelling fosse davvero tra le più insidiose: "Lady Susan" non è tra le opere più conosciute della Austen (peraltro uscito postumo), è un romanzo epistolare e, soprattutto, presenta una protagonista che è una sorta di anti-eroina in negativo. 
Lady Susan è una donna adulta, anche se ancora piacente e ammirata, è subdola e intraprendente, tanto che io me la sono sempre immaginata come una antesignana di Joan Collins, quando recitava in Dynasty (l'originale, non il reboot, e qui rivelo tutta la mia età...).

Ebbene, per offrirci la sua versione personale, la Poggi escogita uno stratagemma; sceglie di narrare attraverso i due pov di Frederica, la figlia di Susan, e di Rex, dandoci in questo modo un ritratto di Susan da un'angolazione diversa, ma comunque efficace. 
Susan Vernon, la lady Malefica del titolo, conserva il suo fascino di bellezza algida e non materna, che ha vissuto negli agi ed è a costante rischio di perdere la propria esistenza dorata, che mantiene il potere grazie alla manipolazione di chi le sta intorno, che siano maschi ricchi che le possano dare soldi, o amiche o figlie che le consentano di ricattare, circuire o avvantaggiarsi ai danni del prossimo.

Non condanniamola più di tanto. Non è che il mondo dei Vernon e dei Courcy, dell'industria della moda e dei profumi, dei ricchi che si ritirano da New York a Martha's Vineyard a riposare, non sia altrettanto subdolo e marcio; anzi, Susan è meno ipocrita di tanti personaggi, visto che non nasconde per nulla la sua vera natura; è cattiva e se ne vanta.
Perciò Freddy può lottare per tutto il libro per cercare di imporsi e di mantenere la propria purezza di ventenne, senza farsi usare per gli scopi di famiglia, e certo appare simpatica al lettore, ma rischia sino all'ultimo di essere messa in ombra dalla grandezza "malefica" materna. 
E anche il povero Rex, diciamolo, ha tutti gli attributi giusti da sexy milionario manager arrogante, ma ce ne mette parecchio a riscattarsi, perché fatica pure lui a sottrarsi all'influenza della solita Susan.

Un romanzo corposo e molto bello, che ci regala spaccati vividi e gustosi di questi ricchi cattivi che non si rassegnano a restare ricchi senza sudare un po'. 
Per me una sfida superata: sospetto che zia Jane ne sarebbe stata soddisfatta e che avrebbe pure apprezzato la trasposizione moderna e glamour, con tutte le bugie, le scorrettezze e la mancanza di scrupoli sociali al posto giusto.

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