Pensieri su “Un inganno pericoloso” di Alissa Johnson



Nata con uno strano problema di udito, Jane è rimasta per anni nella sua casa isolata nei boschi, con pochi amici e lontana da coloro che l’avrebbero etichettata come diversa e rinchiusa a vita in un manicomio. Finché, costretta a vendere tutti i beni che ha ereditato dal fratello, la sua situazione cambia quando bussa alla sua porta l’affascinante investigatore privato Gabriel Arkwright, giunto lì per reclamare i suoi nuovi averi in nome della Corona. Così, mentre Jane cerca di preservare il suo segreto, Gabriel si rivela disposto a tutto pur di sapere cosa nasconde, ma dovrà decidere se sia più importante proteggere i segreti di Stato da una spia doppiogiochista o proteggere la donna che sta rapidamente diventando per lui qualcosa di più di un mistero da risolvere…

Titolo: “Un inganno pericoloso” 
Autrice: Alissa Johnson 
Editore: I Romanzi – Classic 1261
Ambientazione: Inghilterra, 1880 circa (epoca vittoriana)
Premi e riconoscimenti della critica: All About Romance DIK (Desert Isle Keeper).  

La trilogia Thief-Takers è dedicata a un gruppo di detective che operano nell’Inghilterra vittoriana:
1) A Talent for Trickery  (UN TALENTO PER L'INGANNO) (Owen)


Voleva rimanere così, con la sua mano calda sul polso, 
così vicina a lui da dover inclinare la testa all'indietro per incontrare il suo sguardo.


Questa trilogia è semplicemente magnifica, dal primo al terzo volume.
E la bravura dell'autrice consiste nell'avere sì creato una cornice uniforme in cui inserire i tre volumi, ma di aver creato in concreto tre storie diverse; non sono i classici volumi fotocopia, uno per ogni coppia. 
Ciascun romanzo è riuscito a darmi emozioni differenti, ora il senso di rivalsa, ora il tormento di due anime indecise a non arrendersi all'amore, ora la solitudine e la paura.
Tra l'altro, tutto non accade nel giro di poco tempo, ma ciascuna storia matura a distanza anche di anni, rendendo sviluppo e contesto più credibili e coerenti.

Dopo Lord Owen e Sir Samuel, restava l'ultimo dei membri del gruppo di agenti soprannominati "Cacciatori di taglie", celebri per aver sventato il rapimento di una nobildonna e altri misfatti in terra inglese. Dopo che la Corona li ha ricompensati, sir Gabriel ha proseguito la sua carriera come detective privato, collaborando saltuariamente con il ministero degli affari esteri.
Quando lo inviano a recuperare i beni - che potrebbero celare importanti segreti di spionaggio - di un funzionario deceduto in Russia, Gabriel non si aspetta di avere grossi problemi.

I beni sono tutti raccolti in un cottage solitario al limitare del bosco, dove la sorella minore del funzionario conduce una vita da reclusa da molti anni, con la sola compagnia di due domestici anziani. Eppure, Jane è una sorpresa continua; ora sembra timida e distratta, ora intelligente e intrigante. Nel tentativo di decifrarla, Gabriel si ritrova anche a salvarla, conducendola in una lunga fuga.

Lo potremmo definire un romanzo on the road, dove i nostri cancellano o lasciano tracce apposta, dove inventano e sfuggono a trappole, svelando i loro reciproci segreti lentamente, e lentamente innamorandosi. 

Mi è piaciuto tutto: la trama, l'ambientazione, l'eleganza dei dialoghi, la profondità di certi sguardi e dei silenzi. Jane è affetta da disabilità, ma questo elemento non viene reso con pietismo e rassegnazione, bensì per consentirci di capire l'incredibile fatica e determinazione che la muove, oltre a farci toccare in concreto l'orrore di un mondo che teme la malattia e che non ha gli strumenti per includere.
Gabriel è l'unico in grado di comprenderla, perché l'ha accettata da subito, senza pentirsene.
Davvero bello. 

Lei rise piano, e lui seppe di aver vinto.

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