Review Tour per "Quello che siamo insieme" di Alice Kellen (Lascia che sia #2)



Mi spaventava che la linea di separazione tra l’odio e l’amore fosse così fine e sottile che bastava fare un salto per passare da una parte all’altra. Lo amavo. Lo amavo con la pancia, con gli occhi, col cuore, ma un’altra parte di me lo odiava. Lo odiava con i ricordi, con le parole non dette, col rancore.

Sono passati ormai tre anni dall’ultima volta che Leah e Axel si sono visti. Ora lei sta per realizzare il suo sogno di esporre in una galleria. E Axel, venutolo a sapere, sente che non può che partecipare a questo momento, nonostante il silenzio successivo alla fine della loro storia.
Reincontrarsi, però, per due come Leah e Axel, non può essere solo un rivedersi. È sentire tutto, di nuovo. Sentire il desiderio, l’odio, l’amore, l’amicizia, il mare, la delusione, tutto quello che non sono stati e che avrebbero potuto essere. È vedere le emozioni traboccare come acquerelli troppo annacquati che finiscono per uscire dai bordi del foglio. È comprendere che i ricordi sono ancora lì, intatti, unici e dolorosi perché il tempo, in fondo, non guarisce mai del tutto le ferite. Le calma, magari, le addolcisce ma non riesce a farle scomparire. Perché lui rimane il ragazzo che Leah non è ancora riuscita a dimenticare nonostante le abbia spezzato il cuore. Perché lei è le albe in spiaggia, il rumore del mare e le notti stellate in veranda, l’unica persona che ha fatto provare ad Axel tutte le emozioni del mondo. E soprattutto perché, forse, nella vita ci sono cose che non possiamo scegliere perché sono loro a scegliere noi.

Quello che siamo insieme
Alice Kellen
Lascia che sia #2
420 pagine
29 agosto 2023
ringrazio la CE per la copia in anteprima e Dolci per la grafica dell'evento!

Seguite tutte le tappe proposte dai blog partecipanti: trovate info e date nel calendario qui sotto.




A volte è necessario cadere, 
perché da terra si riesce a vedere il mondo da una prospettiva diversa.


Anche il secondo volume di questa dilogia (spagnola?) ma con ambientazione australiana è destinato a un target di lettori/lettrici giovani, e si riconferma un inno alle seconde occasioni della vita.
I protagonisti sono cresciuti: la maturità nel frattempo acquisita e la presa di coscienza degli eventi narrati nel precedente volume, mi hanno fatto amare di più questo seguito.

Sono passati tre anni da quando Axel ha lasciato Leah "per il suo bene": c'erano dieci anni di differenza tra loro ed erano tantissimi, vista l'ingenuità di lei. Così lui ha preferito donarle la libertà, permetterle di guardarsi intorno, conoscere il mondo fuori dalla cittadina sulla baia, dove è solo surf e dolce far niente.
Ho apprezzato molto questa scelta e questo coraggio, anche se molto ha influito il fratello di Leah (personaggio su cui il romanzo si sofferma a tratti, ma che per me rappresenta un vero modello di fratello maggiore).

Leah è andata all'università a Brisbane, ha nuovi amici e un nuovo ragazzo (al solito, purtroppo, un'anima gentile che è pronto a farsi da parte, appena ritorna l'eroe di turno, e che Leah ha tranquillamente "usato" per tirare avanti nel frattempo).
Axel ora lavora per una galleria d'arte e vorrebbe fare l'agente di nuovi talenti: vede i dipinti di lei ed è convinto che sia il nuovo astro dell'arte. Perciò i due partono (ma da amici, chiaro?) nientemeno che per Parigi, dove la nostra australiana talentuosa potrà trovare la giusta ispirazione. 
Eppure, quando potrebbe arrivare, finalmente, la serenità e il vero amore, lì Leah cade nel tremendo blocco della tela bianca...

So che il mio tono è forse un po' sarcastico, ma ad ogni pagina ero sempre più stupita dell'assoluta banalità di pensieri di questa ragazza, che pareva l'unica a lacerarsi l'anima per trovare il giusto mix di colore sulla tavolozza. So che Leah ha sofferto e ha cercato di trovare una sua via d'uscita personale, e sono convinta che l'arte sia un vero sfogo per molti, ma continuo a trovare abbastanza superficiale il modo in cui l'autrice rende una tale profondità di emozioni.

Inoltre, a mio parere avrei preferito più sostanza. Diciamo che, sin dall'inizio, si è partiti da A per arrivare a B, e il lettore ne era consapevole (o forse rassegnato), ma due libri interi per arrivare semplicemente al punto B sono stati veramente troppi.  
Nel mezzo accade poco o nulla: non ci sono colpi di scena, non ci sono pagine di vera passione tumultuosa; l'intero procedere ha il sapore di un cappuccino tiepido. 
E Leah continua ad ispirarmi poca simpatia. 

Tra gli elementi belli, continuo a salvare Axel e i familiari, oltre alle cover originali che, purtroppo 😣, mancano nell’edizione italiana. 


La distanza tra afferrarsi a qualcuno oppure allontanarlo da sé 
è così breve 
che non si riesce nemmeno a toccare la linea che separa le due cose.


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