Letture in #inglese: "An Enchantment of Ravens" di Margaret Rogerson



Every enchantment has a price . . .
Isobel is an artistic prodigy with a dangerous set of clients: the immortal fair folk. Yet when she receives her first royal patron – Rook, a fairy prince – she makes a terrible mistake. She paints mortal sorrow in his eyes – a weakness that could cost him his life.
Furious, Rook escorts Isabel to his kingdom to stand trial for her crime, but their journey is full of danger. Forced to depend on each other for survival, will their alliance blossom into something more? After all, love violates the fair folks’ ruthless laws . . . but are some matters worth the risk?

Titolo: An Enchantment of Ravens
Autrice: Margaret Rogerson
Editore: Simon & Schuster Ltd
Pagine: 320
Uscita: Maggio 2022


There is magic in names. 
Mine had only been spoken aloud once before all the world's history.
 I was the sole living person who knew it. 
The sound, the shape of it would never leave me, even though by all rights I shouldn't remember it 
- my mother had whispered into my ear just after I was born, 
a tiny infant still red and wrikled from the womb.


Oggi vi parlo di una lettura in inglese che mi ha deliziato.
Si tratta dell'ultima opera di #margaretrogerson che mi mancava all'appello e sono contenta di averla letta senza attendere l'uscita da noi (se mai arriverà).
Peraltro, ho trovato anche facile il livello di inglese, una volta familiarizzato con alcuni termini.

Rispetto ad altri suoi libri, qui ho trovato delle atmosfere più cupe e diverse, con una variazione #darkfantasy e una particolare focalizzazione sulle creature del mondo fatato (che ho trovato affine a Holly Black, per intenderci: se avete amato Il principe crudele, sentirete risuonare le medesime vibrazioni).

Isobel è una giovane pittrice talentuosa e vive al limitare del bosco con la zia e due sorelline "magiche" (dovete leggerlo); si mantiene creando opere per alcuni clienti difficili, ma munifici, ovvero proprio quella gente fatata e immortale (fair folk) che coesiste accanto agli umani, approfittandone nel bene e nel male.
Ma tutto precipita quando il suo ritratto per il principe dell'autunno rivela la realtà oltre la magia, le emozioni al di là dell'indifferenza secolare; c'è stata una violazione e occorre una punizione o un risarcimento, che non è che l'inizio di un viaggio avventuroso (e rischioso) proprio nelle terre dei boschi precluse agli umani, imparando a conoscere chi si cela dietro al glamour e resistendo a incantesimi e tranelli.

Ovviamente, ho amato Isobel, tosta come tutte le protagoniste della Rogerson, con il solo potere del proprio vero nome e dell'arte di dipingere cogliendo ogni sfumatura senza magia. 
Davvero degna di essere una regina, e non una semplice pedina.
E, ovviamente, ero infatuata (sarà il glamour?) di Rook fin dal suo apparire.
Una fiaba, certo, ma godibile.

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