Pensieri su “Un irresistibile furfante” di Sarah MacLean



Sono passati dieci anni da quando il giovane marchese di Bourne ha perso il suo intero patrimonio al gioco. Ora, divenuto comproprietario della bisca più famosa di Londra, è determinato a riprendersi l’eredità perduta e ottenere l’agognata vendetta. 
Per questo decide di sposare lady Penelope Marbury, il cui padre possiede non solo le terre che gli appartenevano ma anche le informazioni necessarie a distruggere l’uomo che lo ha rovinato. 
Per Bourne lei è solo una pedina del suo intrigo, ma non ha fatto i conti con i piani della ragazza, che vede nel suo tenebroso e affascinante marito l’atteso riscatto e un intero mondo di piaceri a cui non rinuncerà tanto facilmente…

“Un irresistibile furfante”
di Sarah MacLean
Editore: Mondadori
Collana: I romanzi – Oro 237
Ambientazione: Inghilterra, 1821-1831
Premi e riconoscimenti della critica: Premio RITA nel 2013 come Miglior Romanzo Storico (Best Historical Romance)


La serie “Rules of Scoundrels” include:
1) UN IRRESISTIBILE FURFANTE (A Rogue by Any Other Name) 
2) LA COLPA E IL DESIDERIO (One Good Earl Deserves a Lover)
3) UNA VERITA’ PER IL DUCA (No Good Duke Goes Unpunished )
4) LADY PER SEMPRE (Never Judge a Lady By Her Cover)




«Donne del mio tipo?»
«Zitelle piene di sogni.»
Le mancò il respiro.
 Che descrizione orribile. Sgradevole. Esatta.
Una zitella piena di sogni.


Eccomi in rilettura del primo libro di una serie che mi ha entusiasmato, una di quelle di Sarah MacLean che ritengo ben riuscite.

Immagino che molto merito vada anche alla traduzione, ma questo romanzo è scritto benissimo, con un inizio duro che ti incolla alla pagina, un tocco misterioso e poi un continuo crescendo di dialoghi spiritosi e battibecchi adorabili, con una certa introspezione.

Da una parte troviamo Bourne, un lui inaridito e incattivito dalla vita, tutto teso a prendersi la sua vendetta; dall'altra, c'è Penelope, ormai al limite della zitellaggine, nella dolorosa condizione di una giovane che è conscia di non essere splendida, che è stata già scartata dal precedente fidanzato duca (tra gli inevitabili mormorii della buon società) e perciò rassegnata all'idea di poter attrarre pretendenti solo in virtù della dote messa sul piatto dal paparino ricco.

Eppure Penelope è anche un’inguaribile sognatrice, una che ha capito cos’è il vero amore (colto sul volto dell'ex-fidanzato, quello che l’ha scaricata per un’altra) e per questo sa di poter pretendere qualcosa di diverso dalla convivenza con il rancoroso Bourne, anche se si tratta di un matrimonio imposto dalla necessità.

Quindi ne deriva una lotta tra esigenze diverse, tra vendetta e sete di avventura, tra tentativi di indifferenza e voglia di prendersi l’attenzione meritata, tra rigetto dell’amore e rincorsa dell’amore, che appassiona, diverte, conquista.

Non dirò che sono curiosa di proseguire con gli altri scapestrati del gruppo, perché a suo tempo ho letto tutti i volumi, ma la consiglio.

Amarilli

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