Pensieri su "RAVEN BOYS" di Maggie Stiefvater (The Raven Cycle #1)

 


Nata in una famiglia di chiaroveggenti, Blue Sargent, sedici anni, fin da piccola sa che con un bacio ucciderà il suo vero amore. Ora però a quanto pare il momento è prossimo: prova ne è la visione che Blue ha nella notte della vigilia di San Marco, quando gli spiriti dei futuri morti di Henrietta, una cittadina della Virginia, si mostrano alle veggenti Sargent: Blue vede lo spettro di Gansey e apprende che è proprio lui il suo vero amore, e quindi la persona che ucciderà.
Fatalità vuole che Gansey di lì a poco si presenti alla porta delle Sargent per un consulto magico: da anni è sulle tracce di Glendower, mitico re gallese la cui salma è stata trafugata oltreoceano secoli prima e sepolta lungo la linea temporale che attraversa Henrietta.
Blue decide di aiutare Gansey, e si ritrova coinvolta nella ricerca di questa sorta di Graal insieme agli altri Raven Boys, i problematici studenti della scuola che Gansey frequenta. Ma questo è solo l’inizio dell’avventura.

Raven Boys
Serie: The Raven Cycle #1
Autrice: Maggie Stiefvater
Pagine 467
Editore: Rizzoli
Uscita: 2013



Prima regola: stai alla larga dai ragazzi, perché sono pericolosi, 
seconda regola: stai alla larga dai ragazzi della Aglionby, perchè sono dei bastardi.


Tenevo questo romanzo e il suo seguito da parecchi anni in libreria, ma l'unica ragione per cui erano rimasti là era la speranza di vedere tradotti, prima o poi, i volumi tre e quattro.
Purtroppo, Rizzoli ha interrotto la serie esattamente nel mezzo, senza dare più segni di vita; per cui mi sono accinta soltanto adesso a fronte del fatto che RAVEN BOYS è comunque inserito in tutte le liste #DarkAcademia che si rispettino.

Gli elementi ci sono tutti: un college maschile riservato a ragazzi ricchi e (forse) viziati; una polverosa e amorfa cittadina della Virginia nelle vicinanze (Henrietta); un gruppo di veggenti che opera altrettanto nelle vicinanze, una magia oscura che pulsa nella natura selvaggia, e il latino (ovviamente) che si conferma ancora una volta la lingua del magico e dell'arcano.

Il gruppo dei quattro studenti diciassettenni è tormentato il giusto: c'è Gansey, rampollo di famiglia facoltosa e con mire politiche, che però dedica la sua vita alla ricerca di un antico re gallese, sepolto nel 1400 nei boschi circostanti; c'è Ronan, mediano di tre fratelli con padre problematico; c'è Adam, il più povero, impegnato a fare più lavori per pagarsi la retta, e c'è Noah, timido e altrettanto misterioso.
Quando il gruppo capeggiato da Gansey incrocia il proprio destino con quello di Blue, unica non-veggente nel gruppo di eccentriche esperte di tarocchi e divinazioni con cui vive (rispettivamente, madre e "zie"), i loro rari talenti si uniscono per un progetto comune.
Sulla scia delle linee energetiche che scorrono attraverso il mondo, i cinque si troveranno a risolvere enigmi, profezie, nonché a fronteggiare nemici onirici e molto più reali.

La sorpresa di questo libro è stato lo stile della Stiefvater: visionario, confuso, per nulla lineare. 
La narrazione parte da lontano, salta da presente a passato a presente, rincorre i POV dei vari personaggi e non ha nessuna voglia di facilitare il lettore a capire subito. 
Trattandosi di sogni e incubi, occorre tuffarsi, navigare a vista, andare a scontrarsi contro gli scogli dei colpi di scena come se ci trovassimo in mezzo.
Mi è piaciuto parecchio, mi ha attirato, e mi spiace d non averlo letto prima. Sto rimediando leggendo già il secondo, ma se vi piacciono gli YA ricchi di fantasy gotico, ve lo consiglio.


Le ricordò i tramonti di Henrietta: 
altalene calde sulla veranda di casa, 
bicchieri di vetro colmi di tè freddo con ghiaccio, 
cicale più rumorose dei propri pensieri.

Amarilli

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