Pensieri su "Fino a Marte e ritorno" di Anna Nicoletto



Quando mette piede nel dormitorio del college, Gabi Marte-Thomas ha un unico obiettivo: laurearsi a Berkeley nel minor tempo possibile, per poi lasciarsi la California alle spalle, trasferirsi a Milano dai suoi amici e vivere la vita che ha sempre desiderato.
Nessuna distrazione può intromettersi nel suo piano.
Soprattutto Jace Ward.

Terzo anno, capitano della squadra di pallanuoto, il “principe del campus” è irresistibile, sfrontato e sentimentalmente inaccessibile.
Gabi non vuole saperne nulla di lui, Jace vuole solo stare alla larga dalla ragazzina eccentrica e solitaria che lo ha messo al tappeto in mezzo secondo. Eppure, le loro strade continuano a incrociarsi: ogni scontro li costringe alle scintille, ogni carezza rubata scrive per loro una storia imprevista e ingestibile…
Ma cosa succede quando l’unica persona che riesce ad accenderci è incompatibile con tutti i nostri progetti e desideri? Fino a dove ha senso lottare per qualcosa che è destinato in partenza a finire?

Autrice: Anna Nicoletto
Titolo: Fino a Marte e ritorno
Serie:
Genere: college romance, new adult, hate to love
Editore: self
Pagine: 313
Uscita: marzo 2022



«Scommetto che non ci riesci.» 
«E scommetti male, perché non sai che cognome ho.» 
«E chi se lo scorda» sorride ancora di più, «è la roba più impronunciabile che abbia sentito!» 
«Sarà anche impronunciabile, ma non cambia chi sono. Io sono una Marte. Porto il nome del quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal sole, nonché quello del dio romano della guerra. I Marte stabiliscono obiettivi e fanno di tutto per raggiungerli. È scritto nel nostro dna.»


Dopo aver letto varie cosucce della Hazelwood, avevo voglia di ritrovare quello stesso ambiente universitario, dove ragazze belle e toste si muovono a loro agio tra equazioni e problemi di fisica, rompendo il tabù che vuole le ragazze non "portate" per tutto ciò che è scientifico.

Così ho approfittato di iniziare a leggere quest'autrice, che avevo in lista da anni. Con molta cenere sopra la testa, ammetto la colpa di aver trovato il tempo soltanto ora e, soprattutto, di aver iniziato dalla fine.
In effetti, ho poi scoperto che questo romanzo narra le vicende di una sorta di seconda generazione, in quanto i protagonisti sono i figli dei personaggi già apparsi in altre due serie precedenti. 

Poco male, pur avendo poi letto in velocità tutta la serie "Frisco" (l'abbuffata in salsa Nicoletto sarà un altro degli elementi portanti di quest'estate), posso dire che questa storia si legge comunque benissimo a prescindere dagli antefatti e che resta la mia preferita, perché non ho trovato nulla che non mi sia piaciuto.

Prima di tutto, l'ambientazione: come già nella serie Frisco, trovo che la vita nel college sia resa con una credibilità notevole, tanto che a volte ti sembra di essere davvero trasportata negli ambienti universitari, nelle stanze, nella mensa, nel campus in generale. Non so quanto ci sia di esperienza personale, ma l'autrice dà l'impressione di aver realmente passeggiato e vissuto lì.

Niente è artificioso o forzato. Anche i personaggi sono resi con una sfaccettatura e un'intensità che te li rendono veri e te li fanno amare. Che sia un tentativo di scrittura o uno schizzo per un braccio bionico, non metti mai in dubbio la concretezza di Gabi e Jace. 
Non sono solo bei ragazzi: sono belle persone, anche dentro.


Quella ragazza è un tarlo. 
Il tipo di persona capace di tirarti fuori a forza una certezza solo per il gusto di fartela a pezzi.


E quindi ti emozioni ancor di più per ciò che accade, per questo destino che si diverte con loro, per le coincidenze, le fughe, le scoperte, i ritorni e le seconde possibilità.
Una narrazione scorrevole e variegata, sempre ricca di ritmo e di svolte non scontate, rende questo romanzo piacevolissimo e divertente.
Se ci sarà un seguito, ci sarà sicuramente anche un nuovo lettore :)


Il secondo bacio è un po’ come due indizi che fanno una prova. 
Sentirsi morire sulle labbra di qualcuno può succedere, ma due volte di fila, con la stessa persona? Non è il bacio, è la persona.


Amarilli

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