Review Tour: "IL GELO COMANDA" di Richard K. Morgan (Cosa resta degli eroi #2)



Oggi proseguiamo il nostro meraviglioso evento di inizio 2022, con la riedizione di una saga fantasy che io AMO da anni, conservavo gelosamente in libreria, ma ho riscoperto e amato ancora di più in questa superba nuova traduzione.
Di seguito, trovate il mio pensiero, ma come al solito vi invito a leggere le opinioni delle bravissime blogger che mi seguono nell'avventura (trovate il calendario delle tappe sotto).


Il mondo sonnecchia immerso negli sporchi compromessi e nella violenza di sempre. Eppure c'è qualcosa che non va. Ringil Eskiath porta avanti la sua guerra privata contro i mercanti di schiavi, e dentro di lui cova una voragine che potrebbe farlo sprofondare ma che alimenta anche nuovi, spaventosi poteri. Archeth, l'ultima Kiriath, lotta per far evolvere l'Impero, ma si trova ad affrontare le sue più segrete speranze, e i suoi terrori, proprio là dove i due sentimenti si confondono. Egar Rovina del Drago, irrequieto e deluso, intercetta il filo che sembra condurre alla scoperta di un pericolo agghiacciante. Perché un antico male solo addormentato si sta risvegliando, con tutto il suo carico di bellezza e orrore. In questo secondo capitolo della sua fosca trilogia, Richard K. Morgan alza ulteriormente il tiro dell'audace traiettoria, facendo affondare i suoi eroi nella nebbia del dubbio e nella lotta contro i loro sogni spezzati. Una palude di disperazione da guadare stringendosi al petto i pochi amori che non cedono, e per i quali c'è il rischio di spingersi dove loro stessi, forse, non ci riconoscerebbero più.

IL GELO COMANDA
Autore: Richard K. Morgan
Serie: Cosa resta degli eroi #2 - A LAND FIT FOR HEROES
Editore. Mondadori *
* ringrazio la CE per la copia
Uscita: 15 febbraio 2022

1) L'ACCIAIO SOPRAVVIVE
2) IL GELO COMANDA
3) L'OSCURITA' PROFANA




«Mi piacete, Ringil Eskiath. Che il Profeta m’inculi se non è così. Siete un arrogante stronzo del Nord, che tira avanti con delle vecchie storie di guerra, l’inclinazione alla violenza e alcune conoscenze di famiglia.» Un sorriso debole e cupo sfiorò le sue labbra. «E da quanto si dice in giro, anche le vostre abitudini in camera da letto non reggerebbero un esame approfondito. Ma è così, mi piacete. Che ci posso fare?»


Il secondo capitolo di questa saga è intenso, violento e forse ancora più bello del primo. A posteriori, dopo aver concluso il terzo, questo resta il mio favorito.

Qui Morgan mi ha fatto persino ridere, le schermaglie tra Gil e Sua Radiosità sono deliziose. La povera Archeth è l'unica a dover fingersi adulta, tra ragazzoni che fanno i bambini e persistono a mettersi nei guai.
L'autore passa da toni cupi e dolenti, ma pieni di poesia, a improvvisi avvitamenti di ritmo che ti fanno sobbalzare e ti sorprendono per certe descrizioni improvvise e ugualmente struggenti.
Non ha mai raccontato niente di diverso: il suo è un mondo brutale, con mostri e presenze oscure, ma dove anche gli uomini, quanto a malvagità, non sono da meno: gli stupri, gli sgozzamenti e le torture sono all’ordine del giorno. E anche gli dei che dovrebbero vegliare sono altrettanto dispotici, maligni e vendicativi.
Yhelteth, il cuore dell’impero, sprofonda inarrestabile in un’oscurità brunita, il fanatismo religioso colpisce a sud, mentre la superstizione aliena corrode il nord. E si avverta una stanca rassegnazione alla morte e alla violenza sullo sfondo.

Anche se tutti e tre i compagni di spade sono personaggi a tutto tondo, ciascuno con le sue (molte) fragilità e debolezze, il mio preferito continua a restare Ringil Eskiath, per questo suo cinismo interiore che lo spinge ad essere un guerriero, anche se forse è l’ultima cosa che vorrebbe, e per questa sua durezza acquisita che, nonostante tutto, non gli lascia spazio per la pietà, i sentimentalismi e tutto ciò che si è lasciato indietro.

E se il primo volume celava la disillusione, questo ti lascia con la frustrazione di non sapere quanto è davvero vicina la minaccia annunciata dai Timonieri.

Amarilli





4 commenti:

  1. che ansia mi è venuta con questo libro, ma quanto mi è piaciuto! Sua radiosità mi piace

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  2. Anche a me è piaciuto più del primo, avevo più dimestichezza con nomi strani e luoghi.

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  3. finito ieri, come detto ho avuto un po' di difficoltà nella parte relativa al mondo onirico di Ringil ma ala fine è stato un gran bel libro

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  4. Anche se sono la meno entusiasta, concordo sul fatto che questo secondo libro sia più bello del primo.

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