Pensieri su “Un lord pericoloso” di Sabrina Jeffries (Lord Trilogy #3)
di Sabrina Jeffries
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Oro 232
Uscita: marzo 2022
Ambientazione: Inghilterra, 1820 (periodo regency)
Premi e riconoscimenti della critica: Premio Holt Medallion nel 2001 come Miglior Romanzo Storico Lungo (Best Long Historical Romance)
La trilogia dei Lord (Lord Trilogy)
1) LORD PIRATA (The Pirate Lord)
Ambientazione: Inghilterra, 1820 (periodo regency)
Premi e riconoscimenti della critica: Premio Holt Medallion nel 2001 come Miglior Romanzo Storico Lungo (Best Long Historical Romance)
La trilogia dei Lord (Lord Trilogy)
1) LORD PIRATA (The Pirate Lord)
2) PER SEMPRE NEL MIO CUORE (The Forbidden Lord)
3) UN LORD PERICOLOSO (The Dangerous Lord)
Dopo aver letto anche il terzo volume, devo purtroppo confermare che questa mi è parsa una serie della Jeffries piuttosto sottotono.
Gli elementi che accomunano i libri (tutti leggibili singolarmente, visto che sono collegati tra loro per appena qualche cenno) sono, in effetti, dei personaggi femminili determinati e "moderni" in partenza, che però poi si sciolgono come candeline sulla torta, appena trovano l'eroe che arpiona il loro cuore e le rimette al loro posto; aggiungiamo una narrazione lenta, a tratti soporifera, che ti fa solo desiderare di giungere in fondo, e non regala vere sorprese.
E infine il tutto è condito da un eroe-manzo-prevaricatore, il tipo, per dire, che incantona la bella di turno, giustificandosi con "tanto poi ti sposo", "sono bello, ricco, innamorato, che vuoi di più?".
Il mix risulta applicato anche alla storia di Felicity, unica figlia femmina, maggiore di quattro fratellini, lasciata nei debiti dal padre e impegnata a salvare le apparenze e il sostentamento della famiglia.
Se all'inizio la giovane è arguta, furba e intrepida, poi si ritrova con un lord che ai giorni nostri potremmo considerare ai limiti del molestatore: le piomba in camera, la pedina senza invito, e il peggio è che la nostra si arrende tra mugolii di debolezza (perché lui è esperto e sa cosa una donna vuole veramente...).
Insomma, per quanto poi la Jeffries inserisca un lato tenero di St Clair, certe pagine mi hanno fatto alzare parecchio gli occhi al cielo.
Il romanzo merita la lettura soltanto per le scenette con i fratellini-diavoletti, adorabili e simpatici, e per la governante che ha capito tutto della vita (anche lei sa, ma è meno arrogante di Ian).
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