Review Tour: "L'ACCIAIO SOPRAVVIVE" di Richard K. Morgan (Cosa resta degli eroi #1)



LA GUERRA CONTRO IL POPOLO DELLE SQUAME è finita, ma gli uomini non hanno bisogno di mostri per dilaniarsi tra loro.
L’aristocratico Ringil Eskiath, giovane eroe del- la resistenza, vive in esilio volontario, disprezzato per la sua omosessualità. Egar Rovina del Drago, capo dei barbari delle steppe, non trova pace tra gli agi del Sud ma neppure nella semplice vita guerresca della sua vecchia patria. Archeth Indamaninarmal, ultima erede degli alieni Kiriath e della loro tecnologia prodigiosa, cerca di far progredire l’Impero dei mortali e affoga il proprio senso di abbandono nelle droghe. 
Tre solitudini, tre eroismi rinnegati e incompresi, tre vite spezzate che si sono conosciute durante il conflitto, legandosi in un’amicizia che adesso dovrà affrontare una nuova sconvolgente minaccia.

L'ACCIAIO SOPRAVVIVE
Autore: Richard K. Morgan
Serie: Cosa resta degli eroi #1 - A LAND FIT FOR HEROES
Editore. Mondadori *
* ringrazio la CE per la copia 
Pagine 480
Uscita: 15 febbraio 2022

Oggi gongolo perché, ci crediate o no, tra i tanti autori fantasy/scifi che apprezzo, Richard occupa un posto speciale. Posso dire con orgoglio che lui è stato uno dei primi autori che ho recensito sul blog, ormai un decennio fa, e che ho intervistato in inglese!
Siccome l'intervista riguarda proprio questa MAGNIFICA serie, ve la lascio, ci sono ancora parecchi spunti interessanti
INTERVISTA ALL'AUTORE DEL 2012

Al contempo Mondadori ha finalmente deciso di pubblicare una nuova edizione integrale dei volumi. Potevo non organizzare un evento celebrativo?
Ringrazio le blogger mie compagne d'avventura.

Alla fine troverete il calendario delle recensioni, qui i link per seguirle
Librintavola http://librintavola.altervista.org/
Le mie ossessioni librose http://lemieossessionilibrose.blogspot.com/
Libri al caffè http://librialcaffe.blogspot.com/
Coffe& Books http://coffeeandbooksgirl.blogspot.com/
Captain Nelyafinwee https://nelyafinwee.wordpress.com/



“Le sere quassù hanno qualcosa di doloroso” aveva detto Ringil una volta, poco prima di andarsene. “Ogni volta che il sole tramonta, sembra di perdere qualcosa.”


Rileggere dopo anni questa saga ti fa quasi sentire come tua la sensazione di essere stata parte di una grande epopea e poi di essere stata dimenticata, in un angolino, a vagheggiare di com'era bello combattere con la forza della giovinezza e dell'incoscienza.
Anche nel romanzo sono passati nove anni dalla battaglia: i tre compagni di spada hanno superato le perdite e perso le loro illusioni.
Ringil, già rampollo nobile, omosessuale perseguitato e poi eroe imprevisto, sopravvive grazie al ricordo di ciò che è stato, vendendo storie ai viaggiatori, con la sua terribile spada Amica dei Corvi appesa al camino della locanda. E’ fuggito al nord, via dai fasti e della fama, tollerato a mala pena dalla sua stessa famiglia. Egar, già Rovina del Drago, ha accettato, suo malgrado, di diventare capo del clan paterno di nomadi delle steppe, ma il suo cuore è rimasto là, sul campo di battaglia; Lady Archeth, infine, l’ultima discendente del Popolo Nero è rimasta a servire un giovane imperatore dispotico che ha praticamente allevato, destreggiandosi in una corte che è un covo di serpi, di sacerdoti fanatici e di schiave dalle carni bianche.

Tuttavia Ringil, pur essendo un reietto, è l’unico che può rintracciare una giovane cugina, venduta per debiti e abbandonata. L'inizio della sua ricerca è l'ingranaggio che rimette in moto tutto e che porterà i tre a incontrarsi di nuovo, perché il loro destino ancora non si è concluso.

Ho ritrovato le atmosfere cupe e dolenti, le sere dolorose. Alcune descrizioni ricordano i paesaggi del ciclo di Dune di Frank Herbert e i romanzi di Paul Anderson (non a caso è sua la citazione iniziale del libro). 

Per Morgan non sempre la sorte aiuta gli audaci, ma i peccati e i rimorsi del passato sono più forti di qualunque redenzione.
L'autore passa da uno stile secco a pennellate vivide, ti porta nel cuore della lotta, ti fa sentire il dolore di una ferita, la fatica di rialzarsi, la bocca impastata di polvere e il puzzo di sudore del cavallo.
Non ci sono buoni, non ci sono cattivi. Solo creature varie, con tutte le loro debolezze e le loro meschinità. Se si deve morire, si muore nel sangue, e non ci sono amici, e non ci sono vecchie alleanze, e non ci sono vecchi amanti che possano fermare la spada: perché, come dice Ringil, caustico e terribile: «Be’, anch’io ho conosciuto la bellezza. E non mi ha mai impedito di uccidere chi mi ostacolava.»

La nuova traduzione riporta la narrazione a tutto il suo splendore, alla crudeltà insita nella storia, a un primo finale che resta incompiuto e maledetto, a emozioni che restano uniche e superbe.

La mia saga del cuore, prima e unica. Credo per sempre.
IMPERDIBILE

Amarilli





6 commenti:

  1. che belle parole Silvia, questa lettura mi è piaciuta tantissimo e condivido tutto

    RispondiElimina
  2. io ho appena superato la sogli del 70% del romanzo. è uno scritto crudo e crudele ma davvero molto appassionante. questo per me non è un genere molto congeniale ma di sicuro sto apprendo molto la scrittura di morgan

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, un fantasy non per tutti, però bisogna cercare di capirlo

      Elimina
  3. Mi è piaciuta la parte cruda e le scene di violenza descritte benissimo, ma ho avuto qualche difficoltà nel rimanere concentrata. Però non mi è dispiaciuto

    RispondiElimina
  4. Ho apprezzato molto i tre protagonisti, anche il linguaggio duro non mi ha dato alcun fastidio ma, per me, ci sono troppi nomi e tante cose accennate soprattutto del passato che sembrano buttate lì a caso (non è un caso ovviamente)

    RispondiElimina

Powered by Blogger.