Pensieri su NORA [Experiment_02] di Daniela Spagnuolo



Lei è l'invenzione del secolo, il punto di unione tra macchina e uomo.
Lui è un solitario collezionista d'arte che vive di passato.
Nulla li accomuna, ma il loro incontro li cambierà per sempre.

Il 3 giugno 2087 è stato il giorno in cui ho incontrato Lucian Kelly per la prima volta, e nulla è andato come l'avevo immaginato.
Davanti alla sua villa antica affacciata sul lago, avrei dato litri di fluido energetico per risultare più spigliata, più normale, ma il laboratorio è sempre stato la mia sola e unica casa e il signor Kelly non ha di certo reso le cose facili.
Nessuno mi aveva mai fatto sentire così inadeguata.
Io, Nora, uno dei pochi esemplari di bioumanoide dotati di un sistema emozionale artificiale, avrei dovuto trascorrere quattro mesi di prova con un umano che i sentimenti sembrava averli gettati in un disgregatore di rifiuti, per sempre.
Ma poi qualcosa è cambiato...

Il rapporto tra Lucian e Nora, più che un esperimento, è una scommessa su cui punterebbero in pochi sia oggi che nel 2087. Tra cinquant'anni l'evoluzione tecnologica avrà di sicuro varcato molte frontiere, ma ci saranno luoghi che non smetteranno mai di sorprendere: i sentimenti e il nostro eterno bisogno di sentirci amati.

Titolo: NORA [Experiment_02]
Autrice: Daniela Spagnuolo
Serie: Amore Esistente #2
Pagine: 352
Editore Ebook: Delos Digital
Editore cartaceo: self-published*
* ringrazio l'autrice per la copia cartacea
Genere: romance/scifi





Noi saremo anche due correnti che si sono incrociate per un breve momento, 
ma tu non sarai mai un capitolo chiuso per me.


Anche stavolta il professor Bishop o, meglio, Daniela Spagnuolo mascherata da Martin, compie la sua magia. Perchè il professore è una specie di fata turchina, perfeziona bioumanodi e poi li invia nel mondo a fare esperienza.

Quattro mesi di contatto con un umano che risponde a particolari criteri, in modo che i due soggetti possano relazionarsi, studiarsi e forse compensarsi a vicenda.

L'umano prescelto è Lucian, un appassionato critico d'arte, una personalità schiva che si è autoisolato in una villa sul lago, circondato soltanto da quadri meravigliosi, una natura sorprendente, tenuta quasi fuori dalla porta, e un adorabile robot vecchio modello, che è ormai divenuto un amico-badante-maggiordomo-veicolo e una specie di grillo parlante meccanico.
L'esperimento della HERA irrompe nella villa con tutta la forza, l'entusiasmo, la curiosità e l'innocenza di Nora: capelli rossi, uno sguardo indagatore e che si riempie di meraviglia a ogni scoperta.

Lucian e Nora sono un legame #slowburn malinconico, emozionante, di un'intensità tale che a tratti mi ha quasi commossa.

Rispetto a Liam, il primo volume, credo che questo secondo capitolo sia ancora più riuscito.
La Spagnuolo è prima di tutto un'artista e scrive come se dipingesse; lei esprime sentimenti attraverso pennellate, scorci, piante e fiori, cieli e acqua e sassi, sfruttando tutti e cinque i sensi, ma la vista in modo particolare. 
L'arte si ritaglia una parte importante in questa storia e i disegni che arricchiscono il libro sono il complemento migliore.

Ogni volta giravo pagina e ringraziavo per la possibilità di vedere Lucian e Nora attraverso gli occhi della loro creatrice.
Attendo il terzo esperimento con autentico fervore.

Amarilli



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