Pensieri su LUNA PIENA (Luna #2) di Ian McDonald


Un Drago è morto. Corta Helio, una delle cinque corporazioni familiari che governano la Luna, è caduta. Le sue ricchezze sono state suddivise tra i molti nemici, e i pochi sopravvissuti sono dispersi.

Dopo un anno e mezzo i figli di Helio, Lucasinho e Luna, sono sotto la protezione dei potenti Asamoah, mentre Robson, ancora sconvolto per la morte dei genitori, è praticamente un ostaggio della Mackenzie Metals. E l'ultimo erede legittimo, Lucas, è scomparso dalla superficie del satellite. In un difficile ambiente lunare, la mutevole lealtà e le macchinazioni politiche delle famiglie raggiungono il punto di rottura mentre scoppia la guerra vera e propria.

Luna piena
di Ian McDonald
Editore: Mondadori
Collana: Urania Jumbo
Pagine 454
Uscita: febbraio 2019

LA SERIE MOON
1) Luna nuova - NEW MOON
2) Luna piena - WOLF MOON
3) Luna crescente - MOON RISING




Il secondo volume di questa serie fantascientifica e con ambientazione "lunare" mi è piaciuto un po' meno del primo: anche se ho apprezzato la scena di panico su Crogiuolo (con un colpo di scena che realtà viene rimbalzato alla fine del libro), i miei personaggi preferiti ne patiscono così tante che ho sofferto con loro.
Soprattutto chi amavo di meno ottiene un ruolo maggiore, segno che io e il buon Ian non tifiamo per gli stessi.
Così, nel mio piccolo, ho trovato grandi Wagner e Robson, che pure non fanno una parte da leone.
E poi, ehi, solo a me è partita una fascinazione tremenda per il badboy Denny Mackenzie denti d'oro?

Al contrario, Lucas Corta, che già non reggevo, acquisto uno spessore inaspettato, sempre più anima nera: a questo punto, fatti due domande sul perché non eri il prediletto di mamma :)

Cosa non ho proprio apprezzato?
Ci sono vari inserti nerd noiosetti e tecnici che... boh... come se l'autore avesse preparato articoli scientifici o di studio per qualche rivista e volesse riciclare il materiale; un po' vengono assorbiti nella foga della lettura e un po' rallentano il ritmo, a discapito della tensione che continua ad animare le lotte di potere e le varie faide familiari.

Confermo che l'autore dev'essere un fan di Game of Thrones (oppure ormai tutti hanno un in testa quello stile), perché si mette a rivaleggiare in tradimenti, cospirazioni e, soprattutto, in un notevole #maiunagioia, che comincia a diventare la regola più che l'eccezione.
Però continua a meritare come lettura.

Amarilli

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