Pensieri su "Bear, Otter e Kid" di TJ Klune

 


Bear McKenna non ha ancora diciotto anni quando la madre lo abbandona per rifarsi una vita con un altro uomo. Gli lascia un centinaio di dollari e Tyson, detto Kid, il fratellino di appena sei anni. Bear rinuncia a tutto per prendersi cura di lui. Passano tre anni, i due se la cavano, ma Bear deve rassegnarsi a condurre una vita quasi solitaria. Fino al ritorno di Otter.

Otter è il fratello maggiore del suo migliore amico. Il loro rapporto va avanti tra alti e bassi, tra cose non dette e incomprensioni. Ma stavolta sono costretti ad ammettere la natura del sentimento che li unisce.

Per Bear la cosa più importante resta il benessere del fratellino. Non può permettersi le complicazioni di un legame sentimentale. Ma non merita anche lui qualcosa di più al mondo? Non merita anche lui di avere qualcuno al suo fianco?

Torna l’amatissima serie Bear, Otter e Kid, che ha segnato l’esordio di TJ Klune. Scoprite, o ri-scoprite, come tutto è iniziato…
TERZA EDIZIONE. Le prime due sono uscite per la Dreamspinner Italia con il titolo “Un insolito triangolo”.

Titolo: Bear, Otter e Kid
Titolo originale: Bear, Otter and the Kid
Serie: The Seafare Chronicles #1
Autore: TJ Klune
Traduttrice: Ida Giannini
Editore: Triskell Edizioni *
* ringrazio la CE per la copia digitale



Potrei non essere il più intelligente, 
potrei non essere tanto vecchio da aver imparato tutto quello che c’è da sapere, ma so questo: 
le persone innamorate fanno cose stupide. 
Tu dovresti saperlo meglio di chiunque altro. 
Dopotutto tu sei stato fortunato ad aver amato due persone che ricambiavano il tuo amore.



Per il primo GDL dell'anno ho recuperato un romanzo che avevo letto davvero parecchi anni fa (credo che sia stato uno dei miei primi MM).
Certe volte le riletture ti riscaldano il cuore, altre volte scopri invece che la magia è un po’ scemata, oppure che, invecchiando, ti piacciono aspetti che prima non vedevi, o diventi intollerante per altri, sorprendendoti da sola.

Se pensavo a questa serie, mi veniva in mente Bear, e sempre in positivo. Ma francamente non so cosa ci avessi trovato, anni fa.
Ci sono tante persone sole e sfortunate. Bear è circondato da gente che lo ama.
Ci sono persone sole, sfortunate e senza amici. Bear ha amici "ricchi" e generosi.
Ci sono persone sole, sfortunate e senza amici che a un certo punto si svegliano e capiscono che il bicchiere è anche mezzo pieno. Bear ha un fratellino meraviglioso, la salute, l'intelligenza, l'amore, un raggio di sole a portata di mano, e continua a vedere solo il bicchiere mezzo vuoto.
E, poi, è sempre stato così logorroico?

Questo romanzo si salva - letteralmente - grazie all'adorabile Kid, al divino Otter e alle formidabili Anna e signora Paquinn. Solo per loro questa storia merita di essere letta o comunque riassaporata dopo anni.
Grazie a loro si sostiene un'impalcatura affettiva abbastanza complessa, che però mantiene una sua coerenza.

Come struttura narrativa, il romanzo si fonda sulla prima persona, ma ha degli originali appelli al lettore, che ti coinvolgono.
Non starò qui a riassumere la storia perché la narrazione va un po' a saltelli, punta molto sull'introspezione e rende di più se scoperta gradualmente.

Diciamo che la storia si colloca nel filone intimista di Klune (con un approccio simile alla serie Green Creek) che non in quello più solare e scanzonato (di At first Sight, Dimmi che è vero, per intenderci).
Continua a non piacermi l'elemento "mammina se ne va" e "mammina torna", usato solo per giustificare gli eventi, ma senza che il personaggio sia sufficientemente approfondito. Ok, ci sono madri stronze, ma avrei voluto capire cosa ha portato una madre alla terribile decisione di lasciare due figli indietro, senza farmi bastare la semplice spiegazione "era proprio una madre stronza".

Amarilli

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