Pensieri su "LA REGINA DELLE SIRENE" di Alexandra Christo


La principessa Lira è la regina delle sirene e la più letale di tutte, con il cuore di diciassette principi nella sua collezione, è venerata in tutto il mare. Fino a quando uno scherzo del destino la costringe a uccidere uno della sua razza.
Per punire sua figlia, la regina del mare trasforma Lira nell'unica cosa che detesta di più: un essere umano. Derubata della sua canzone, Lira ha tempo fino al solstizio d'inverno per consegnare il cuore del principe Elian alla regina del mare o rimarrà umana per sempre. L'oceano è l'unico posto che il principe Elian chiama casa, anche se è l'erede del regno più potente del mondo. La caccia alle sirene è più di un hobby per lui: è la sua vocazione. Quando salva una donna che sta annegando nell'oceano, lei in cambio promette di aiutarlo a trovare la chiave per distruggere per sempre tutta la specie delle sirene.
Ma può fidarsi di lei? E quanti accordi dovrà negoziare Elian per eliminare il più grande nemico dell'umanità?

Autrice: Alexandra Christo
Titolo: La regina delle sirene
Editore: Fanucci *
* ringrazio Rosa e la CE per la copia in lettura
Pagine: 300
Uscita: 27 maggio 2021




Dovresti pensare meno alle fiabe, Elian, altrimenti saranno tutto ciò che diventerai.

Avevo già provato a leggere To Kill a Kingdom un paio di volte, ma a causa della mia pigrizia non ero riuscita a proseguire in inglese: però l'inizio, così cupo e crudele (e sanguinario) mi era già piaciuto non poco. Quindi ho gioito per l'uscita in italiano.

E in effetti questo romanzo parte con un incipit carico di atmosfere plumbee, riallacciandosi alla vera essenza del mito delle sirene: non allegre ragazze-pesciolino che seguono curiose le navi, ma mostri dotati di fascino ipnotico che utilizzano il canto per trascinare le loro prede umane nel fondo degli abissi (insomma, lo scaltro Ulisse la sapeva già lunga).

Se lui ce la farà, sua madre potrebbe esserne orgogliosa. 
Se io ce la farò, mia madre potrebbe morirne.

Senza dubbio un fantasy YA ma comunque ben congegnato. 
Mancano le solite scene sbaciucchiate che ormai condiscono qualunque trama fantasy oltreoceano ma c’è una buona evoluzione dei personaggi, un pizzico di avventura, qualche comprimario indovinato più una discreta battaglia finale. E questa sirenetta cattiva e molto ambiziosa mi è piaciuta fin da subito.
Ma dove sta scritto che i principi debbano essere sempre azzurri e sempre unici vincitori?

Unico appunto è la brevità. 
Nel momento in cui cominci a simpatizzare con Lira ed Elian siamo alla fine. 
Avrei aggiunto qualche ulteriore capitolo per rimpolpare la storia e donato un po’ più di spazio agli eventi conclusivi.

In ogni caso, anche paragonato ad altre saghe YA con eccesso di pagine, questo è un volume autoconclusivo molto originale, dark almeno all’inizio, che si apre e si chiude accompagnando il lettore sino alla fine.
Con qualche parte più sviluppata (butto lì: rivalità Elian e Mangiacarne? Anche lui solo mostro?) sarebbe davvero un fantasy potenzialmente memorabile.


Amarilli

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