Pensieri su "DUE VITE" di Emanuele Trevi
Due vite
Autore: Emanuele Trevi
Editore: Neri Pozza
128 pagine
ISBN-13 : 978-8854522633
Uscita: 11 febbraio 2021
Premi: Strega 2021
Perché noi viviamo due vite, entrambe destinate a finire: la prima è la vita fisica, fata di sangue e respiro, la seconda è quella che si svolge nella mente di chi ci ha voluto bene.
Apro questa recensione in un modo un po’ inconsueto, ovvero con una libera associazione di idee, forse poco adatta, ma così sono le libere associazioni, vengono un po’ a caso.
Questa storia mi ha fatto pensare a Tolkien e al suo “Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli”, questo libro mi ha ricordato quell’anello che in questo caso non doma e non trova, ma unisce, ho pensato questo è “un libro per unirli”.
Ad essere uniti da questo testo sono ovviamente le due vite di cui si parla, e la vita dello stesso scrivente.
Libro per questo un po’ autoreferenziale.
I protagonisti sono Rocco Carbone e Pia Pera, ma le opinioni che leggiamo sono solo il punto di vista soggettivo dell'autore, la sua personale visione di eventi e di persone, d'altronde è un libro che narrando d'altri, parla anche tanto di sé, quindi un'autoreferenzialità assolutamente scusabile, specie visto il grande affetto che sgorga da queste poche pagine.
Trevi usa ciò che è nelle sue corde, la scrittura, per non dimenticare due compagni, usa la parola scritta per tenerli stretti e legarsi a loro in quest'oggetto a tutti e tre così congeniale, l’oggetto libro.
Ho trovato la scrittura di Trevi fluida e allo stesso tempo colta, piena di rimandi alti ma mai pesanti e sempre interessanti, facile da capire nonostante fosse costellata da tante parole non comuni che mi ha fatto piacere incontrare e imparare.
Ma quello che mi ha colpito di più di questo titolo, molto più della forma, è stata l’emozione che ne scaturisce, il suo tangibile affetto nei confronti di Rocco e Pia, due amici, due scrittori, due sprazzi di vite.
Un libro-ricordo che ripercorre parti della loro vita in comune ma anche le origini e le traversie di questi due autori, si parla molto delle loro opere e del loro modo di scrivere, e pur non avendo letto nulla della loro bibliografia, questo non ha tolto piacere alla lettura, anzi si ha voglia di recuperarne gli scritti e leggerli.
L’unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti è cercare la distanza giusta,
che è lo stile dell’unicità.
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