Pensieri su "Rachel: amori di tre ragazze impresentabili" di Miss Black (Unfit #1)


Le sorelle Vassemer sono cresciute in una grande, antica casa nel Lincolnshire con il padre, Sir Henry. In paese i Vassemer hanno una solida fama di eccentricità e non si può negare che sia ben meritata: Sir Henry è un astronomo e la figlia maggiore, Rachel, a trentatré anni è convinta di essere a sua volta un’astronoma – come se una donna potesse capire le complessità del cosmo. Ovviamente è destinata a restare zitella. Le figlie minori, invece di preoccuparsi di debuttare in società come qualunque signorina assennata, intendono dedicarsi una alla scrittura e una al suffragio femminile – come se ci fosse un singolo motivo per cui alle donne dovrebbe essere permesso di votare. Per fortuna la loro casa crolla, Sir Henry muore e le ragazze vengono smistate tra tre diversi tutori. Rachel finisce nella grande tenuta di Lord Julian Acton, Marchese di Northdall e parecchi altri titoli, un vedovo con due figli appena usciti dall’adolescenza, un imperscrutabile domestico indiano e un’unica passione nella vita: i cavalli. Ma Lord Northdall non è un aguzzino e con miss Rachel raggiunge subito un accordo basato sul buonsenso. Miss Rachel può continuare a essere impresentabile finché vuole, ma in pubblico si comporterà da perfetta gentildonna. Miss Rachel accetta. No, sul serio, accetta.
Purtroppo essere normali non è così semplice, quando sei una Vassemer, e Lord Northdall se ne accorgerà presto a sue spese.

Unfit è una trilogia sulle disavventure di alcuni rispettabilissimi gentiluomini, che alla vita non chiederebbero altro che pace, tranquillità e le sacrosante gioie del patriarcato, vessati dalla mancanza di tatto di tre ragazze con il cervello pieno di sciocchezze, ambientata in un tempo migliore in cui gli uomini erano uomini e le donne erano piante da interno.

Rachel: amori di tre ragazze impresentabili
Serie: Unfit #1
Autrice: Miss Black *
 * ringrazio l'autrice per la copia
Pagine: 295
Uscita: Febbraio 2021


Credo che questo sia il 37° romanzo che leggo di quest'autrice, questo per dire che l'apprezzo da tanto. In genere i suoi libri mi piacciono moltissimo, per cui quando ho visto che tentava il genere HR ne sono stata ancora più lieta.


In realtà ho letto il primo volume con una sensazione di straniamento. 
Senz'altro la colpa è mia: dalla cover e dalla trama mi aspettavo una storia leggera e divertente, nonché molto romance. Invece si parte da un fatto tutto sommato triste, si prosegue nella serietà e si declina poi in una parte ancor più drammatica (a prescindere dagli svenimenti-gag inseriti qua e là, credo che il tema rappresentato induca parecchio alla riflessione). Per quanto mi riguarda non ho quindi vissuto questa lettura come uno svago, e aspettandomi invece il contrario ne sono rimasta spiazzata.
La narrazione accattivante ha lasciato il posto a una certa tensione, così come i dialoghi brillanti si sono ridotti al lumicino. 
Insomma, volevo sorridere, mentre invece mi sono trovata davanti a una trama in certi punti di forte impatto. Volevo empatizzare in positivo, mi è capitato di dover soffrire insieme.

Non ha aiutato la protagonista un po' surreale: viene definita astronoma e studiosa, però poi le stelle  vengono menzionate poco e si stenta quasi a credere che potesse vivere in una tale ignoranza, stile monaca di clausura. La cosa, peraltro, è in contraddizione con le sue sorelle più giovani, provenienti dal medesimo ambiente ma molto più dinamiche e scafate (con loro sì ho da subito simpatizzato in positivo).

Alla fine, confidavo nella parte romance, ma anche lì il mio animo romantico è rimasto abbastanza a bocca asciutta. Più che Amore, Julian (nome magnifico, da cui aspettavo grandi cose!) è un contentino. Un po' la sensazione di quando si torna a casa dopo una giornata fuori, pregustandosi il cibo che ci aspetta, e si trova il frigo completamente vuoto, con solo un pezzettino di formaggio nel cellophane...

Ps. Ho continuato la serie, in ogni caso, perché credo che le altre sorelle mi potranno ridare la felicità che qui mi è mancata. Infatti già domani vi parlerò del secondo BELLISSIMO volume che mi ha rallegrato l'estate.

Amarilli

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