Uscita #MM #romance #historical #omegaverse: "PRIDE AND KNOTS" di Daniela Barisone e Juls SK Vernet

Quando il ricco e celibe beta signor Bingley si trasferisce a Netherfield, una bella dimora in affitto nelle vicinanze di Longbourn nelle campagne inglesi, la signora Bennet freme affinché i suoi cinque figli omega - John, Elijah, Mary, Lydia e Kitty - gli vengano presentati quanto prima dal marito, il signor Bennet.

La donna ha tutte le intenzioni di dargli in sposə almeno uno dei suoi figli, per salvare l'intera famiglia dalla rovina economica che si abbatterà su di loro nello sfortunato caso della morte del signor Bennet.

ll signor Bingley è giunto a Netherfield in compagnia delle due sorelle e del suo più caro amico, il signor Darcy, un cupo ma affascinante alfa. È subito evidente la grande ammirazione di Bingley per l'angelico John. Al contrario, Darcy non mostra alcun interesse per la compagnia e viene subito etichettato come un uomo orgoglioso e altero il quale, durante il ballo, definisce Elijah come "appena passabile".

Elijah Bennet è un omega dal temperamento focoso e testardo tanto quanto Darcy è orgoglioso e freddo. Le loro personalità opposte sono destinate a entrare in collisione, creando uno scontro che li porterà a intrecciare le loro esistenze in modi che non credevano possibili.

Una rivisitazione del grande classico di Jane Austen, "Orgoglio e pregiudizio", in chiave omoerotica e omegaverse.

Titolo: Pride and Knots
Autore: Daniela Barisone - Juls SK Vernet
ASIN: B08NRSHPY1
Genere: romance, MM, storico, omegaverse
Trigger Warning: scene di sesso esplicito, no mpreg

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Link Goodreads: https://www.goodreads.com/book/show/55923753-pride-and-knots
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Incipit

È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie. 
O di marito. 
La campagna inglese era una noia, anche ad averci trascorso tutta la vita e a non conoscere niente al di fuori di essa. 
Uno dei passatempi che Elijah Bennet e suo fratello John avevano sviluppato sin dalla più tenera infanzia contro le proteste della madre — non va bene che due omega siano troppo istruiti! Signor Bennet, fai qualcosa! — era la lettura, così anche quel pomeriggio i due fratelli si erano appoggiati al tronco della quercia secolare che svettava nel loro giardino e avevano passato il tempo assorbiti nei loro romanzi. 
Stavano leggendo La lettera scarlatta del signor Hawthorne, un americano — cosa che non avevano menzionato alla madre, altrimenti le sarebbe venuto un colpo — che era stato pubblicato in realtà quasi tre anni prima. Solo di recente aveva lasciato le librerie di Londra ed era arrivato nella noiosa cittadina di Longbourn. 
La prima cosa che aveva fatto il signor Bennet, non appena aveva visto il volume, era stata quella di prenderne due copie per i suoi figli prediletti. Ovviamente la madre dei ragazzi, la signora Bennet, aveva strepitato quando se ne era accorta, dichiarando che il marito volesse mettere ‘strane idee in testa’ ai loro figli. 
Elijah sorrise fra sé mentre voltava una pagina. Era più indietro di John, lettore vorace e compulsivo, a differenza sua che amava leggere con lentezza e assaporare ogni singola parola. 
Dalla finestra di casa giunse la voce squillante della madre che discuteva con il marito. John fece un sorrisino triste e si limitò a rimettersi a leggere per non sentirla. Tanto ormai sapevano entrambi che la solfa era sempre la stessa con la genitrice. 
John ed Elijah erano due omega, così come erano omega Mary, Kitty e Lydia, le loro sorelline minori. Nessuno di loro poteva ereditare Longbourn a una eventuale morte del padre e, nello specifico, il fatto che loro due fossero maschi non faceva alcuna differenza. 
Quindi la signora Bennet passava tre quarti della giornata a far sapere a ogni orecchio che non fosse sordo che almeno uno dei suoi figlioli doveva per forza trovare un buon partito, altrimenti sarebbero morti di stenti, finendo in mezzo a una strada. 
Aveva ragione da un certo punto di vista, Elijah ne conveniva. John aveva ventidue anni e ancora non aveva ricevuto una singola proposta di matrimonio decente da un alfa, nonostante fosse il più bell’omega da lì a cento miglia. Qualche beta si era fatto avanti timidamente, ma John non li aveva trovati interessanti e la signora Bennet non avrebbe permesso che il suo splendido primogenito andasse in sposo a un beta qualsiasi. 
Nemmeno Elijah, che ne aveva venti, aveva mai ricevuto una proposta quanto meno allettante. Entrambi erano già stati presentati in società, insieme alle sorelle più piccole, che a sentire la signora Bennet ‘si sarebbero sentite escluse a non partecipare agli eventi mondani’. 
E l’orologio ticchettava. 

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