Pensieri su “Indomita preda” di Heather Graham

Quando scopre che la sua carissima amica Alaina è nei guai, Risa Magee non ha dubbi: attraverserà la linea di confine che separa gli stati del Nord dal Sud schiavista per avvisarla. 

Ma l’inesperienza gioca a suo sfavore: l’affascinante e determinata Risa si ritrova prigioniera a bordo di un’imbarcazione sudista guidata da Jerome McKenzie, capitano senza scrupoli che però, in vita sua, non ha mai provato turbamenti simili a quelli che suscita in lui la ragazza.

Essendo figlia di un generale nordista, l’aitante e coraggioso Jerome decide di trattarla come il più pericoloso dei nemici. Niente tuttavia può sfuggire alle ferree regole del cuore e ben presto il valoroso ufficiale, mosso dalla passione, si troverà davanti alla sfida più ardua che esista: quella tra ragione e sentimento…


La serie ‘Florida Civil War’, dedicata alle avventure dei membri della famiglia McKenzie comprende:
1) Runaway;
2) PRIGIONIERA (Captive)
http://www.sognipensieriparole.com/2020/04/pensieri-su-prigioniera-di-heather.html
3) Rebel;
4) INDOMITA PREDA (Surrender);
5) VENTI DI GLORIA (Glory);
6) Triumph.

Titolo: Indomita preda
Autore: Heather Graham
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Introvabili 69
Uscita: ottobre 2020



Di solito i libri di Heather Graham mi sono sempre piaciuti, ma questo "mattoncino" di quasi 400 pagine ha rischiato di mettere a dura prova la mia pazienza.

Non discuto sulla ricostruzione storica, curata come sempre (e non per nulla avevo amato molto il volume "Prigioniera" della stessa serie). Questo episodio, in particolare, si sposta lungo il corso della storia americana, narrando le storie dei McKenzie in piena guerra di secessione, con cugini divisi sui due fronti opposti: Ian con l'Unione e Jerome con i Confederati.
Ma, o questo contesto non aveva grande interesse per me (si tratta perlopiù delle vicende localizzate in mare, con le dispute tra le opposte flotte marinare, con il nord più organizzato e il sud dedito alle spedizioni e ai tentativi di infrangere il blocco dei porti), oppure questo continuo saliscendi da nave a spiaggia e viceversa, con scaramucce notturne, eccetera, è stato reso in modo piuttosto confuso. 
E noiosetto.

Non parliamo della protagonista, Risa, una figura al di sopra delle righe, la cui condotta risulta del tutto incomprensibile, a partire dall'inizio, quando si propone da sola di entrare in territorio nemico per avvisare/salvare l'identità di una presunta spia (?) e combina ovviamente pasticcio su pasticcio.

Ne deriva poi un intero libro in cui Risa viene fatta prigioniera, scappa, viene ripresa, viene liberata, torna indietro, viene aggredita, salvata, ricatturata... alla fine non ne potevo davvero più.

In aggiunta, c'è una storia d'amore priva di senso, dove il confine tra violenza e consenso rimane sempre dubbio (o forse, essendo il libro vecchiotto, c'era ancora il mito dell'eroe impulsivo e macho, che ben pensa di approfittare della sciocchina di turno). 
Di certo, questi due che si accoppiano litigando ispirano di tutto tranne che romanticismo.

Insomma, se ho molto consigliato "Prigioniera", per questo sospendo un po' il giudizio.
La Graham è brava, ma questo non rientra a mio parere tra i suoi libri migliori.

Amarilli

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