REVIEW PARTY per "A CACCIA DEL DIAVOLO" di Kerri Maniscalco



Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell sono giunti in America, una terra audace, sfrontata, brulicante di vita. Ma, proprio come la loro Londra adorata, anche la città di Chicago nasconde oscuri segreti. Quando i due si recano alla spettacolare Esposizione internazionale, scoprono una verità sconcertante: l’evento epocale è minacciato da denunce di persone scomparse e omicidi irrisolti.

Audrey Rose e Thomas iniziano a indagare, per trovarsi faccia a faccia con un assassino come non ne hanno mai incontrati prima. Scoprire chi sia è una cosa, ben altra faccenda è catturarlo, soprattutto all’interno del famigerato Castello degli Orrori che ha costruito lui stesso, un covo di torture labirintico e terrificante.

Riuscirà Audrey Rose, insieme al suo grande amore, a porre la parola “fine” anche a questo caso? O soccomberà, preda del più subdolo avversario che abbia mai incontrato?


Kerri Maniscalco
Titolo: A caccia del diavolo
Serie: Stalking Jack the Ripper
Editore: Mondadori *
* ringrazio la CE per la copia e l'opportunità di lettura!
Collana: Fantastica
ISBN: 9788804728122
480 pagine
In vendita dal 10 novembre 2020



Tre settimane benedette senza assistere alla morte, alla distruzione e al peggio che il mondo aveva da offrire. Avrebbe dovuto essere motivo di sollievo.
Eppure, una strana sensazione continuava a tormentarmi lo stomaco. 
Se non avessi conosciuto bene me stessa, avrei creduto fosse un pizzico di delusione.


Dopo tre episodi in crescendo, mi aspettavo un quarto libro conclusivo con qualche fuoco d'artificio in più: lo dico subito, così mi sono tolta il pensiero.

Se il primo volume mi aveva lasciato tiepida, ho trovato il secondo e terzo libro molto intriganti, degni della fama conquistata. 
Questo "A caccia del Diavolo" è invece un romanzo che non sa decidere che strada intraprendere: una bella indagine storica (a cui la Maniscalco ci aveva abituati) o una sorta di feuilleton sentimentale in chiave romance, con tanto di amore contrastato.

Venendo al primo punto, direi che la principale debolezza di questo libro è che manca il "cattivo" della situazione: certo, c'è il padre duca di Thomas, c'è la presunta fidanzata, ma il colpevole al centro delle indagini è una figura sbiadita, con una dignità nettamente inferiore a Jack lo Squartatore, l'emulo di Dracula, l'assassino sull'Etruria, con tanta fantasia nel perpetrare i propri sanguinosi omicidi.
Qui l'assassino resta una figura insipida e incolore e l'investigazione è nettamente in secondo piano, quasi un diversivo per poter fuggire semplicemente ai problemi personali/familiari della coppia. 

Ogni volta che arriva un indizio si susseguono subito due o tre capitoli di estenuanti elucubrazioni mentali di Audrey Rose (a questo punto, il vero "male" della serie) che finiscono irrimediabilmente per spezzare la tensione e far di nuovo stagnare la ricerca.

In un paio di occasioni ho perso il passaggio logico-deduttivo, troppo persa a far roteare gli occhi di fronte alla tiritera di Audrey Rose (oddio, e se Thomas adesso mi incantona sopra questo cadavere, riuscirò a mettere da parte il bisturi e a resistergli? No, non posso, ne va l'onore della mia famiglia... ma, al diavolo, un'ultima resa ai suoi baci prima di ritirarmi alla vita di ereditiera miliardaria...).
E niente, è stata una faticaccia tollerarla, tentando di concentrarmi unicamente sullo stupendo Thomas, arguto, simpatico, passionale e sincero (e a cui, per insondabili scelte creative, la Maniscalco ha affibbiato come fidanzata una damina logorroica che spasima per sguazzare nelle interiora altrui).

In aggiunta a ciò, per quanto possa comprendere che il volume finale fa tanto "rimpatriata", tuttavia nella trama sono stati inseriti tutti, ma proprio tutti, i vari comprimari incontrati o nominati nei tre libri, con il risultato di un'insalatona fatta con gli avanzi dei pasti precedenti, dai compagni della scuola in Romania agli artisti del circo (Mefistofele? Qualcuno ha capito il ruolo narrativo di questo ragazzo, per cui io speravo ardentemente in un libro a parte?), sino alla temuta nonna anglo/indiana/americana (ma con case in ogni dove). Ciascuno appare in una scena e ha una battuta, contribuendo a un procedere confuso e senza una via diritta. 

Il mio augurio, dopo la soluzione di tutti questi casi, è che i #Cressworth si godano veramente un po' di riposo, lontano da sangue e morte (anche se temo che con Audrey Rose non sarà facile).

Da leggere per completare la quadrilogia e per bearsi di Thomas (chissà) un'ultima volta.

Forse alcuni mostri erano davvero immortali.

Amarilli



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