REVIEW PARTY per "FALCE" di Neal Shusterman



Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l’umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori.


A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un’immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti.
Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare.

Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l’efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere “spigolato”. In termini meno poetici: ucciso.

Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.


Neal Shusterman
FALCE
Trilogia della Falce
Editore: Mondadori 
Collana: Fantastica
ISBN: 9788804722915
360 pagine
Prezzo: € 20,00
Uscita:19 maggio 2020

* ringrazio la CE per questa opportunità!!


«Una falce è semplicemente uno strumento di morte, ma è la vostra mano che la muove. Tu e i tuoi genitori, e tutti gli abitanti di questo mondo, siete voi che brandite le falci.» Le mise con delicatezza il coltello tra le mani. «Siamo tutti complici. Dovete condividere la responsabilità.»


FALCE è un fantasy distopico che strizza dichiaratamente l'occhio al target YA: eh, sì, i protagonisti hanno tra i 16 e i 17 anni (l'età d'oro per eccellenza nella narrativa recente, perché sembra che le cose che fai a sedici anni non le potrai più fare nella vita... probabilmente perché non sei troppo giovane per risultare non credibile se uccidi e t'innamori allo stesso tempo, ma resti abbastanza giovane per risultare credibile se sei ingenuo e puro sognatore... Per dire, a venti non ti puoi già più permettere di fare il bambino o farti fregare).

Nel complesso, però, trovo che FALCE si basi su più idee niente affatto male, a partire dell'incentrarsi su una società di poco posteriore alla nostra con una  figura  istituzionale di "boia", rispondendo al quesito millenario: anche i carnefici hanno un'anima?
Ebbene, sì, soffrono come tutti.
In un mondo dove le malattie sono state debellate e un'entità artificiale ormai simbiotica alla realtà gestisce ogni cosa, eliminando guerre e incidenti, si fanno figli e si ringiovanisce geneticamente, il principale assillo resta la sovrappopolazione. 
Una casta di eletti provvede perciò a "spigolare" basandosi su statistiche e parametri oggettivi in apparenza molto rigorosi, con tanto di quote annuali e corrette ripartizioni per sesso e razza degli spigolati.
So che è curioso, ma dopo un po' leggere solo questo verbo al posto di uccidere arriva quasi ad anestetizzare il concetto anche per il lettore. 
Le vittime diventano numeri, l'esecuzione pura routine.
La noia delle povere Falci viene ravvivata unicamente dalla scelta della modalità con cui si dispensa la morte (e che non è sempre pietosa e priva di sofferenza).

Finché giunge la fatalità che sovverte il sistema. Uno degli spigolatori più autorevoli, mastro Faraday, sceglie all'improvviso non uno, bensì due apprendisti, entrambi riluttanti a divenire Falce. 
La presenza di due nuovi iniziati - non inclini ad accettare tutto senza contestare e a vedere le cose come stanno realmente - innesca un meccanismo imprevisto che si pone al di là di regole, procedure e intoccabilità della casta, in uno sviluppo molto cinematografico (non a caso sono già in corso le riprese della serie), con i due che detestano  e al contempo subiscono il fascino della carriera.

Un romanzo molto godibile e che si legge veloce, con una trama che inquieta come è giusto per un distopico, che fa palpitare per Citra e Rowan, che avvince e si concede tante sorprese, ma senza risolverle tutte, come è prerogativa di un furbo primo volume di trilogia.

Amarilli

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