BLOG TOUR per "LA GRAZIA DEI RE" di Ken Liu: "Le divinità nel romanzo"


Buona giornata, lettori!

Oggi non posso ancora parlarvi del mio giudizio complessivo su questo libro (che arriverà sul blog il 25 maggio, ma sarà comunque ULTRAPOSITIVA!!!), perché nell'ambito del Blog Tour a cui ho partecipato ci siamo divertite a sviscerare molto degli aspetti sottesi a questo romanzo, e che sono tanti, perchè Ken Liu ha dato vita una sorta di trattato socio-politico-religioso-mitologico-geografico.

Ebbene, se mentre lo leggevo tante cose mi hanno ricordato (non nel senso di somiglianza, ma nel senso di bravura nel creare un universo complesso e coerente) il ciclo del Libro dei Caduti di Malazan, ovvero l'altrettanto formidabile Erikson, devo dire che una di queste è proprio l'intromissione delle DIVINITÀ nell'intreccio del romanzo.


Tazu l’Imprevedibile? Ah, ci hai visti, Lutho. Avevo un aspetto adorabile, vero? Indurlo in tentazione è stato più difficile del previsto, non è così? Ho notato che non ti ha scelto come suo favorito. Una faccenda di cui biasimo i suoi gusti. Bene, mi sono divertito, ed è questo ciò che conta. Dove sono Kiji il Tempestoso, le Gemelle del Ghiaccio e del Fuoco, e Fithowéo il Bellicoso? Credevo che fossero loro i più coinvolti in questa guerra.


Ok, l'ispirazione per questo è antichissima: tralasciando l'epopea di Gilgamesh, dove pure gli dei già si davano da fare, mi vengono in mente i poemi omerici, dove il gruppo dell'Olimpo si invischia in continuazione con amori e guerre dei mortali, spesso travestendosi, traendo inganno, parteggiando per gli schieramenti e determinando le sorti della guerra.

Immagino che vi siano anche poemi orientali caratterizzati da questa simbiosi umana/divina e mi piacerebbe sapere se Liu ha tratto spunti da esse piuttosto che da quelle di matrice più nostrana: in ogni caso, mentre il lettore si addentra tra le pagine del romanzo, impara a familiarizzare con una serie di divinità legate saldamente al cielo, alla terra, al mare e ai sei REGNI DI DARA.

Quindi impariamo a conoscere le Gemelle Kana e Rapa, non sempre solidali tra loro, Tazu il sanguinario che richiede di continuo sacrifici di vite, per le sue onde e i suoi squali, Fithowéo che predilige i periodi di guerra e mal sopporta i trattati di pace, facendo di tutto per indurre gli uomini a scatenarle. 
Sono tutte divinità molto umane, superbe, dispettose e permalose, capaci di serbare rancore contro un regno per generazioni e colpire all'improvviso, mutando e tessendo destini, spesso scendendo tra gli uomini sotto diverse forme e fingendosi creature amiche, amanti o anche anziani saggi in grado di dare i giusti consigli. 
Alla fine, più che implorarli per la loro misericordia, diviene quasi necessario celebrarli per non incorrere nella loro ira.

Ve li riporto per comodità, come li descrive lo stesso autore:

KIJI: patrono di Xana; Signore dell’Aria; re del vento, del volo e degli uccelli; il suo pawi è il falco Mingén; predilige un mantello da viaggio bianco;

TUTUTIKA: patrona di Amu; la più giovane tra gli dei; dea dell’agricoltura, della bellezza e dell’acqua di fonte; il suo pawi è la carpa dorata;

KANA E RAPA: patrone gemelle di Cocru; Kana è la dea del fuoco, della cenere, del-la cremazione e della morte; Rapa è la dea del ghiaccio, della neve, dei ghiacciai e del sonno; i loro pawi sono corvi gemelli, uno nero, uno bianco;

RUFIZO: patrono di Faça; Guaritore Divino; il suo pawi è la colomba;

TAZU: patrono di Gan; imprevedibile, caotico, trae piacere dal caso; dio delle correnti marine, degli tsunami e dei tesori affondati; il suo pawi è lo squalo;

LUTHO: patrono di Haan; dio dei pescatori, della divinazione, della matematica e della conoscenza; il suo pawi è la tartaruga di mare;

FITHOWÉO: patrono di Rima; dio della guerra, della caccia e delle fucine; il suo pawi è il lupo.

E con questo spero di aver aumentato la vostra curiosità per iniziare a leggere questo romanzo.

Amarilli




2 commenti:

Powered by Blogger.