Pensieri su "MAELSTROM" (Whyborne & Griffin #7) di Jordan L. Hawk

Tra l’improvvisa ma sospetta generosità del padre e l’incauta promessa fatta a Christine di aiutarla a organizzare il suo matrimonio, Percival Endicott Whyborne ha abbastanza di cui preoccuparsi. Ma quando la donazione di un codice misterioso al museo Ladysmith attira l’attenzione di un culto omicida, Whyborne si trova a dover fare una corsa contro il tempo per decifrarne subito i segreti.

Anche Griffin ha un caso: la scomparsa di una mappa storica, che conduce rapidamente a vari omicidi. Qualcuno compie sacrifici umani durante rituali oscuri, e tutti gli indizi conducono proprio al museo.

Con gli amici Christine e Iskander, Whyborne e Griffin devono scoprire il vero scopo del culto prima che sia troppo tardi. Forze oscure sono all’opera proprio nel cuore del museo, e vogliono qualcosa di più del codice di Whyborne.
Vogliono la sua vita.



Titolo: Maelstrom - Edizione italiana
Titolo originale: Maelstrom
Serie: Whyborne & Griffin #7
Autore: Jordan L. Hawk
Traduttrice: Mariangela Noto
ISBN EBOOK: 978-88-9312-738-7
ISBN CARTACEO: 978-88-9312-720-2
Genere: Horror/Fantasy, Storico, Investigativo
Lunghezza: pagine 286 pagine
Prezzo Ebook: € 4.99






«Sentimi,» ruggii. «Non sono perduto, neanche un po’. Sentimi, Ival, senti quanto sono vivo, e quanto ti desidero.»


Anche nelle serie più belle, alcuni episodi sono più belli di altri. 
Ad esempio questo MAELSTROM mi è sembrato perfettamente dosato in tutti gli ingredienti che mi hanno fatto affezionare a questa involontaria e straordinaria coppia di investigatori dell'occulto: c'è Percival con il suo lavoro di studioso perfettino tra manufatti e tomi, cadaveri ed esseri repellenti, che cerca di proseguire la sua vita sotto traccia, pur essendo l'erede di un impero economico e di una delle antiche famiglie della città, c'è Griffin che sa fa al meglio ciò per cui è portato, dunque azione, intraprendenza e pure arte diplomatica (soprattutto qui diviene una sorta di paciere che media tra i vari membri della famiglia Whyborne, umani, ibridi e ketoi, ma anche tra Christine e il suo promesso sposo); ci sono appunto i due fidanzati prossimi alle nozze e i preparativi delle nozze, con i gusti surreali di Chris, sono parecchio spassosi.

E poi c'è l'intera città di Widdershins che diventa protagonista, a causa del suo essere stata edificata al centro di una rete di nodi di potere e dell'essere custode dei segreti di più civiltà rivelatesi e scomparse (forse) da quei luoghi: diciamo che tutti i vari elementi sparsi cominciano a comporsi nel disegno complessivo, scoperte e personaggi degli episodi precedenti rifanno capolino e ovviamente i nostri si ritrovano sempre al centro di qualche complotto, tradimento o invasione aliena/ultraterrena...

Più che altre volte qui si avverte potente l'influsso/omaggio per Lovecraft e il filone horror/dark fantasy del primo novecento, ma il tutto è reso armonioso, con una tensione continua, mischiata a scene più intimiste e a risvolti divertenti. 

Ival e Griffin sono sempre più innamorati e adoro la crescita di potere di Ival :), con la magia che lo rende un po' rude ai danni del dolce Griffin.
Non ricordavo la presenza di Saul, ma anche lui è ormai un membro della famiglia. 
Gli indomiti bibliotecari si guadagnano un posto d'onore (solo io ho percepito un richiamo a Harry Potter?) e finalmente sgomitano e si fanno valere anche le ragazze: non solo l'egittologa amante dei fucili, ma anche Persefone e la sorprendente signorina Parkhurst.

Si chiude il libro con l'impazienza di proseguire (io ho già barato da un pezzo, essendomi letta le trame di tutta la serie...).


Amarilli

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