Pensieri su "La maledizione di Timber Manor" di F.E. Feeley Jr.

Mentre è ancora in lutto per la perdita dei suoi genitori, Daniel Donnelly riceve la chiamata inaspettata di una zia che non ha mai incontrato e che, di punto in bianco, gli affida il controllo della fortuna di famiglia e della tenuta dei Donnelly, Timber Manor. Anche se suo padre lo aveva sempre tenuto all’oscuro del passato del loro nome, la curiosità e il bisogno di ritrovare la sua famiglia portano Daniel a fare un tuffo nel passato.


Nascosta in un’area remota del nord-ovest, nel corso degli anni Timber Manor è diventata un luogo silenzioso. Le sue camere vuote ospitano solo vecchi mobili coperti da teli bianchi e impolverati. 

Quando Daniel arriva e sua zia avvia il restauro della casa in suo onore, strani avvenimenti iniziano a scuotere la quiete della magione. Daniel viene perseguitato da incubi e ricordi che non sono i suoi. Tornata in vita con tutte le tragedie del suo passato, Timber Manor minaccia di schiacciarlo sotto il peso della sua storia.
Lo sceriffo Hale Davis è cresciuto lavorando nella tenuta dei Donnelly. Nel vedere Daniel in difficoltà, giura di proteggere l’uomo che ha catturato il suo cuore e di aiutarlo a svelare il mistero che si cela dietro alla maledizione e a confrontarsi con il passato: non c’è in gioco solo la vita di Daniel, ma anche la salvezza della sua famiglia.

Titolo: La maledizione di Timber Manor
Titolo originale: The Haunting of Timber Manor
Serie: Memorie delle ombre umane #1
Autore: F.E. Feeley Jr.
Traduttore: Ciro Di Lella
ISBN EBOOK: 978-88-9312-749-3
ISBN CARTACEO: 978-88-9312-721-9
Genere: Horror
Lunghezza: 312 pagine
Prezzo Ebook: € 4.99
Prezzo cartaceo: € 12.00




Quelle stanze erano state testimoni di così tanto dolore che era difficile camminarci di notte. I corridoi erano infestati dai ricordi, testimonianze gelide e spietate del passato. 

“La maledizione di Timber Manor” è il primo libro di una trilogia, ma forse chiamarla trilogia non è esatto perché leggendo le sinossi i tre libri sembrano non aver punti in comune tranne appunto la presenza degli spettri come dal nome “ Memoirs of the Human Wraiths”.

Nel primo capitolo abbiamo un elemento molto usato negli horror, una vecchia, austera e ovviamente infestata tenuta di campagna, elemento molto usato ma mai inflazionato.
Il ritmo del libro è buono, già dalle primissime pagine abbiamo la patina inquietante e l’incontro con i protagonisti della storia, umani e non. 
L’arrivo di un giovane dal cuore infranto dalla vita in una notte buia e tempestosa, l’incontro con un uomo, l’incontro con un lupo, e infine con ciò che resta della sua famiglia paterna.

Capitoli brevi e mai noiosi, con ben 5 Punti di vista da cui guardare le vicende: i tanti POV hanno punti a favore, come quello di mettere in luce molti aspetti in modo, narrativamente parlando, facile ma d’altro canto tutta questa chiarezza dei reciproci intenti toglie un po’ il fascino dell’ignoto, non ci sono misteri molto misteriosi, chi si cela nelle ombre lo si capisce senza colpi di scena. 

Il libro si svolge in un breve periodo, in pochi giorni vediamo la riunione familiare di Daniel con la zia ed è interessante scoprire il passato tramite gli occhi di lei, ma è tutto molto semplice e con pochi elementi di pathos, spettri malvagi a parte.
Abbiamo anche la nascita di un amore, ma è piuttosto veloce e senza nessuna sorta di ostacolo, sempre spettri malvagi a parte. 
Insomma, se non fosse chiaro, la parte relativa al redivivo è quella che mi è piaciuta di più, con le lotte e soprattutto grazie all’aiuto di un personaggio, Francine, che mi ha lasciato affascinata e incuriosita; soprattutto riguardo a ciò che scopriamo della sua storia e della sua missione, spero che questo personaggio sia presente anche nei prossimi libri di questa serie.

Tecnicamente parlando, la scrittura o la traduzione mi sono parse claudicanti, con un editing molto sporco che certo non mi hanno fatto piacere, tutto sommato una lettura semplice con tratti di piacevolezza. 

Lucia

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