Pensieri su UNA NUOVA VITA di Keira Andrews (Gay Amish #2)
David e Isaac hanno trovato la felicità tra le braccia l'uno dell'altro. Nella lontana San Francisco, Aaron, il fratello di Isaac, li aiuta a esplorare la confusa vita "inglese" e a lasciarsi alle spalle l’opprimente ombra delle loro radici Amish. Per la prima volta, David e Isaac possono essere apertamente gay, eppure si sforzano di riconciliare la loro sessualità con la loro fede. Almeno non devono nascondere la loro relazione, il che dovrebbe rendere tutto più facile. Giusto?
Ma mentre Isaac frequenta la scuola con profitto e si fa nuovi amici, David deve combattere per scendere a patti con la realtà del mondo esterno. Perseguitato dal senso di colpa per aver abbandonato la madre e le sorelle a Zebulon, viene sopraffatto dalla frenesia della città mentre lavora per far crescere la propria impresa di carpenteria.
Anche se finalmente David e Isaac dormono fianco a fianco ogni notte, la paura e l'insicurezza potrebbero allontanarli moltissimo.
Titolo: Una nuova vita
Titolo originale: A Clean Break
Serie: Gay Amish #2
Autrice: Keira Andrews
Traduttrice: Chiara Fazzi
Editore: Triskell Edizioni
ISBN: 978-88-9312-225-2
Genere: Contemporaneo, MM
Formato: pdf, epub, mobi
Lunghezza: 257 pagine
Uscita: 10 maggio 2017
Prezzo: € 5,99
Ancora prima che diventassero amanti, lavorare fianco a fianco ogni giorno aveva dato a David un nuovo senso di pace. Perfino nuovo amore per la falegnameria.
Era stato Isaac a mostrargli cosa fossero la vera felicità e l’amicizia.
Si sentì percorrere dall’euforia, all’idea che presto avrebbero di nuovo lavorato insieme. Non sapeva né come né dove, ma l’avrebbero fatto.
Si sarebbero costruiti una vita con nuovi attrezzi, un pezzo dopo l’altro.
Indubbiamente è un bellissimo seguito.
Confesso che un po' temevo di rivedere questi meravigliosi ragazzi (dopo averli amati moltissimo durante la loro vita in una comunità Amish di estremo rigore e severità), alle prese con il nostro mondo, un nuovo stile di vita, le cose "moderne", il loro stesso rapporto, vissuto alla luce del sole e non più portato avanti in un doloroso silenzio.
Invece l'autrice è bravissima a condurci per mano insieme con Isaac e David, facendoci vedere con i loro occhi l'inserimento traumatico in un ambiente totalmente diverso.
Persino le parole, i termini per definire qualcosa che uno vede per la prima volta, divengono un blocco, un ulteriore ostacolo che rende difficoltoso la capacità di adattamento.
E se Isaac, più giovane e fiducioso, inizia ad andare a scuola ed è entusiasta di tutto ciò che scopre, David, il falegname, più maturo e più oppresso dal senso di colpa per aver lasciato la propria famiglia, avverte su di sè la responsabilità della scelta e un senso crescente di disorientamento.
Anche la vecchia "casa" li chiama ancora indietro, con tutta una serie di problemi non risolti e di affetti che non riescono a dimenticare...
Zebulon non sarebbe mai più stata casa sua.
Ma vi sarebbe tornato e non se ne sarebbe andato senza Isaac.
C'è stata la vita precedente a Zebulon, per far capire al lettore da dove si pativa e a cosa si è rinunciato, e c'è stata questa ulteriore fase intermedia, per far capire al lettore cosa si è trovato e affrontato.
Adesso ci manca il tassello finale, perchè i due devono ritornare proprio all'inizio, a Zebulon, e sistemare ciò che hanno lasciato di incompiuto.
Non vedo l'ora di proseguire.
Un romanzo diverso, originale, ma molto autentico.
Gli pareva di poter sentire il profumo della paglia e dei cavalli nel fienile. Della segatura e del sudore. Echi della vita che aveva vissuto. Si strofinò il tessuto contro la guancia. A dispetto di tutta la confusione del mondo esterno, una sola certezza lo consumava adesso, facendosi più forte a ogni battito del suo cuore.
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