Pensieri su "ALMENO UNA PAROLA" di Barbara Freethy

San Francisco. Julia sta organizzando il suo matrimonio quando all’improvviso, durante una mostra fotografica, nota lo scatto che ritrae una bambina bionda dietro la cancellata di un orfanotrofio di Mosca. Una bambina che le somiglia incredibilmente e che porta al collo una collana simile a quella che le ha regalato sua madre. Julia decide allora di rintracciare Alex Manning, figlio del fotografo scomparso, e con lui inizia a scavare nel proprio passato alla ricerca della verità, mentre la sua storia col fidanzato Micheal finisce e la cerimonia salta. L’unica persona di cui Julia può ormai davvero fidarsi è Alex, anche lui alle prese con un mistero incomprensibile che grava sulla sua famiglia. E tra inganni, bugie e tormenti, Julia e Alex scoprono un sentimento intenso e appassionante, capace di affrontare qualunque rischio…

Autrice: Barbara Freethy
Titolo: Almeno una parola
Titolo originale: Don’t say a Word
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Emozioni n. 51
Uscita: Giugno 2017



Contemporaneo 
3 stelline

Senza infamia e senza lode.
L’inizio prometteva bene, con un buon intrigo sullo sfondo della Guerra Fredda, e in effetti la trama è cosparsa di continui colpi di scena (che poi gli stessi siano verosimili, è tutto da vedere…).
Tuttavia a mio parere ciò che penalizza l’intero libro e proprio non funziona è proprio lei, la protagonista: Julia è pallosa, non ci sono mezzi termini.
Vive una vita in sordina e poi nel giro di 24 ore – tac – sembra ossessionata dal voler scoprire tutto e subito. Francamente risulta forzato che prima non ricordasse niente e poi in un istante si accorge che nella sua vita tutto è sbagliato. Non solo, una lagna che pensa a se stessa e tira dritto per la sua strada.
Uno si chiede: ma che rapporto aveva con il fidanzato? 
Questo Michael viene veramente preso a pesci in faccia, sembra quasi che più lui si impegni e più lei lo calpesta (Orrore, questo osa prendersi cura di me? Orrore, questo investe i suoi risparmi per comprare casa? Il tutto riferito a un ragazzo con la pazienza di un santo).
Giustamente c’è Alex in arrivo, un uomo che, per contro, ha il fascino di un merluzzo lesso. Gli fanno indossare un giubbotto, gli fanno dire la solita battuta (non sono pronto a mettere radici, baby…) e Julia (più le lettrici) dovrebbero strapparsi i capelli.
Magari anche no.
Quindi proprio un ni, promosso ma senza grossi applausi.

Amarilli

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