Thursday's Book: il libro del giovedì (158)

Buon giovedì a tutti!
Questa sera vorrei proporvi il terzo romanzo dello scrittore e giornalista italiano Andrea G. Pinketts.
Andrea G. Pinketts è lo pseudonimo di Andrea Giovanni Pinchetti, nato a Milano nel 1961. Questo autore è conosciuto soprattutto per la sua prosa originale e spesso dissacrante, strumento principe nella realizzazione di molti romanzi noir ambientati a Milano, sua città natale. 
Il romanzo che vi propongo questa sera è Il senso della frase, vincitore nel 1995 del Premio Scerbanenco, premio letterario italiano per il romanzo giallo assegnato al Noir in Festival di Courmayeur. Il romanzo si colloca all'interno di una serie di racconti dedicata all'investigatore Lazzaro Santandrea, alter ego dello stesso autore.
Ora vi lascio alla scheda del romanzo, vi ricordo che, in caso vogliate partecipare alla rubrica e fare voi una segnalazione, basta lasciare un commento al post oppure mandare una mail a illibrodelgiovedi@gmail.com. Il vostro consiglio sarà pubblicato in questo spazio dedicato. A presto e buona lettura!

Titolo: il senso della frase
Autore: Andrea G. Pinketts
Editore: Feltrinelli
Collana: Universale economica
EAN: 9788807813368
ISBN: 880781336X
Pagine: 248

Sinossi:
Senza dubbio Fernando Pivano non mente, ma a mentire è sicuramente Niki, una bugiarda patologica dal naso a becco che si aggira tra le modelle del White Bear. Passa qualche anno e Niki scompare. Lazzaro Santandrea, eroe immaturo, cavaliere con molte macchie e qualche paura, ascolta per caso una ragazzina raccontare le stesse eccitanti menzogne che raccontava Niki. Il furto di bugie è un reato grave - peggio dell'omicidio - giacché la menzogna è l'unica cosa che appartiene veramente all'uomo, in quanto la costruisce lui. Armato del "senso della frase" - unico antidoto al vizio dell'agnello - e accompagnato da taxisti psicopatici e attori falliti, Lazzaro si mette sulle tracce di Niki, non per arrivare alla verità ma per ritrovare la bugia. Cappuccetti rossi in fuga, paralitici massacrati, Babbi Natali armati di revolver sono le marionette perverse che si agitano nella Milano di Pinketts, uno straordinario teatro metropolitano degli errori e degli orrori.

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