Pensieri su "SUTPHIN BOULEVARD" di Santino Hassel

Michael Rodriguez e Nunzio Medici sono amici da due decenni. Sono sempre stati sulla stessa lunghezza d’onda: da quando hanno deciso di fuggire dalle loro famiglie disfunzionali del quartiere della classe operaia di South Jamaica, nel Queens, fino a insegnare in una delle scuole più accessibili alla comunità LGBTQ di Brooklyn. O così credono, finché una notte soffocante passata a ballare li porta a un incontro inaspettato che cambierà per sempre la loro amicizia.
Ora, i tocchi distratti e gli sguardi prolungati trasudano tensione sessuale, e Michael non riesce a dimenticare cosa si prova ad avere addosso le mani del suo migliore amico. Quando i problemi sul lavoro e a casa si accumulano, Michael cerca una costante via di fuga nella naturale intimità e nella sorprendente affinità che lui e Nunzio condividono a letto. Quella soluzione così semplice, però, non è destinata a durare.
Quando il suo mondo comincia a sgretolarsi in un mare di tragedie e complicazioni, Michael sa di dover fare una scelta: rassegnarsi a percorrere la strada verso l’autodistruzione o accettare l’amore dell’uomo che è stato al suo fianco per vent’anni.

Titolo: Sutphin Boulevard
Autore: Santino Hassell
Serie I cinque distretti
Editore: Dreamspinner Press
ISBN-13: 978-1-63533-909-3
Pagine: 269
Copertina: Natasha Snow Designs
Traduzione di: Veronica Zana
Uscita: 6 giugno 2017




"Quanto devi essere ubriaco per lasciarti sbattere dal tuo migliore amico?"


Toccare il fondo e poi trovare l'illuminazione.
Questo è stato un gran libro. In tutti i sensi. 
Non si può dire che la trama sia chissà che cosa, che ci siano colpi di scena o azioni mozzafiato, ma è piuttosto la tranquilla banalità dolce/amara della vita che ti avvolge, ti emoziona, ti fa sentire vivo, e poi precipitare, toccare il fondo, riemergere e ripartire.
Due adulti che si proteggono le spalle fin da quando erano ragazzini, che hanno scelto di proseguire in parallelo le loro strade, affrontando le difficoltose carriere di insegnanti, e che pure cercano di galleggiare insieme,puntellandosi l'uno contro l'altro, senza riuscire a trovare l'equilibrio.
Michael e Nunzio non hanno ancora trovato il vero baricentro, o forse lo hanno sempre avuto sotto il naso e non se ne sono mai accorti.
Ci vorrà un incontro imprevisto e una notte a tre improvvisata per dare una sterzata e far inquadrare tutto nella giusta prospettiva. O forse no?
Devo dire che la dolorosa caduta di Michael, e il suo annaspare tra genitori malati o assenti e un fratello che non lo capisce, mi ha tenuta incollata dall'inizio alla fine. Lui e Nunzio sono una coppia di pura bellezza, ma anche di carnalità, di amicizia, di sentimenti cementati dagli anni, e di tante paure.
Potrei anche aggiungere che qui è resa benissimo l'idea di come un'amicizia salda possa trasformarsi in un amore estremamente fragile, pur rimanendo sempre tra le stesse persone.
Questi ragazzi sono adorabili, come lo sono il terzo incomodo e il fratello di Michael (vabbè sono andata a leggermi le trame degli episodi successivi, quindi sto già gongolando...).
Le scene d'amore e di sesso sono intense ma calzanti.
La parte dedicata alla riabilitazione è riuscita a trattare un argomento difficile con tatto e grande sensibilità.
In conclusione tutto perfetto, a partire dalla cover ultraevocativa.

Era così che gli altri si sentivano quando il corpo solido e muscoloso di Nunzio si premeva contro di loro? Il loro stomaco si svuotava e poi si riempiva di farfalle quando li immobilizzava con quello sguardo indecente? Era bastata l'espressione sul suo viso per farmelo venire duro, e avevo l'impressione che i passeggeri aggrappati ai sostegni del treno sapessero che stava pensando a qualcosa di sconcio. Su di me. Su qualsiasi cosa volesse che accadesse nell'ora successiva.

Amarilli

2 commenti:

Powered by Blogger.