Pensieri su “La rosa di velluto rosso” di Mirta Drake



Dopo uno scandalo in gioventù, Annelise Nevinson sogna una vecchiaia serena. Rimasta vedova, però, si lascia tentare dal fascino della libertà, sperimentando i piaceri offerti dal più esclusivo e lussuoso locale di Londra: la Rosa di Velluto. È lì che Annelise incontra un gentiluomo capace di farla sognare, seducente e misterioso, che la corteggia in modo serrato. Peccato che Alaric Wolf non sia uno sconosciuto, ma un’ombra del passato che medita vendetta. E come sentenzia la saggia Madame Elvira, le apparenze ingannano soltanto chi vuole essere ingannato. Certo, tutto è permesso nel suo regno, ma possono due cuori già feriti sopravvivere a una passione che sboccia come una rosa piena di spine?

Titolo: La rosa di velluto rosso
Autrice: Mirta Drake
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Extra Passion 168
Ambientazione: Inghilterra, Londra, 1896 ( epoca vittoriana )
Uscita: novembre 2024

La trilogia “La Rosa di velluto”:
1) LA ROSA DI VELLUTO BIANCO
http://www.sognipensieriparole.com/2023/12/pensieri-su-la-rosa-di-velluto-bianco.html
2) LA ROSA DI VELLUTO BLU
http://www.sognipensieriparole.com/2024/05/pensieri-su-la-rosa-di-velluto-blu-di.html
3) LA ROSA DI VELLUTO ROSSO




Adesso che sono giunta alla fine di questa trilogia posso confessare che, almeno all'inizio, l'ambiente della Rosa di Velluto mi aveva lasciato perplessa. Per quanto abbia letto bei romanzi con setting in club e circoli privati a livello contemporaneo, se si tratta di venire trasportati a fine '800 ho qualche scrupolo sulla eventuale presenza di costrizioni e situazioni di abuso ai danni di soggetti socialmente più deboli.

Devo invece rilevare, e questo è uno dei grandi meriti della serie, che la Drake è riuscita a immaginare un luogo abbastanza verosimile (anche se, di certo, senza legami storici effettivi), dove uomini e donne, in una posizione sostanzialmente paritetica, si rifugiano, come se fosse un'isoletta segreta nel centro di Londra, per sfuggire alle difficoltà del quotidiano. 
D'accordo, la soluzione di molti problemi gira intorno al s****, ma chi non può negare quanto sia liberatorio indossare una maschera, assumere un'identità fittizia, concedersi avventure in totale libertà, in modo consenziente e tra maggiorenni?
Sulla sicurezza di tutti vigila poi la sagace e luminosa madame Elvira, con la spalla del fedele Dominique e con l'aiuto di bellissimi giovani e fanciulle, per cui si possono varcare le porte del locale in totale tranquillità, pronti a farsi aiutare nel ritrovare energie perdute.

Stavolta ad essere protagonista è quella Annelise Nevinson, che avevamo già visto come antagonista di Ethan Wentworth e madre di suo figlio.

Anche qui, la Drake è riuscita a ribaltare le mie simpatie; se Ethan non mi era dispiaciuto nel suo libro, qui, rivedendo la storia dalla parte di Annelise, vedendo l'infelicità che ha dovuto sopportare, la sua solitudine nel crescere e proteggere un figlio illegittimo, l'ho sinceramente detestato, riversando il mio favore su di lei. Anche perché, nel momento in cui si rifugia alla Rosa di velluto, si trova ad affrontare un uomo animato da vendetta più che da attrazione.

Un amore "maturo", che arriva dopo precedenti matrimoni e lutti, nonché tante tempeste, e che si rivela una boa di salvezza entrambi. Ho gradito che soprattutto lei ricevesse un po' di serenità dalla vita, in quanto se la meritava davvero (per quanto il finale non possa dirsi del tutto tombale... ci sarà altro nel futuro?)

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