Pensieri su “Il giardino delle tentazioni” di Monica Burns


Costretta in un matrimonio infelice per l’ambizione del padre, lady Helstone accetta di aiutare un amico fingendo di essere la sua amante. Purtroppo, nel giardino, quella fatidica notte non c’è l’amico Lawrence, bensì uno sconosciuto che accende in lei una passione sfrenata e Phoebe fugge via sconvolta da Gideon Lethbridge, conte di Chelmsford. Cinque anni dopo, al ritorno da un lungo viaggio, il conte scopre che proprio Phoebe è la nuova segretaria personale di sua madre. Vedova e senza un soldo, lady Helstone si è rimboccata le maniche e si è rifatta una vita, ma nel frattempo si sfoga scrivendo sferzanti satire anonime contro l’aristocrazia. La vendetta di Gideon è semplice: farla cedere a colpi di seduzione…


Titolo: Il giardino delle tentazioni
Autrice: Monica Burns
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Extra Passion 167
Ambientazione: Inghilterra, 1895-1900
Uscita: novembre 2024

La serie ‘Reluctant Rogues’
1) LA PROPOSTA DEL LIBERTINO (The Rogue’s Offer)
2) IL GIARDINO DELLE TENTAZIONI (The Rogue’s Countess)




Questo è il secondo volume di serie, ma l’antefatto è descritto in modo piuttosto confuso con rimandi a un qualche libro precedente (di un’altra serie, perché non ricordavo nulla comunque); in realtà riannodare le fila non è granché utile ai fini della trama, per cui mi è sembrata più che altro una scusa per aggiungere un po’ di pagine.

Secondo elemento no 👎 e’ stato l’inserimento di poteri paranormali per risolvere alcune situazioni. Nulla contro i protagonisti con poteri, ma credevo di leggere uno storico spicy e francamente non ne sentivo il bisogno. Tra l’altro, anche qui la trovata mi è parsa priva di utilità concreta: che la vedova di un nobile potesse ritrovarsi nell’indigenza non avendo garantito un erede maschio, mi pareva un’ovvietà per il tempo e non questo grande mistero (ricordiamo tutti il cugino erede che incombe in Orgoglio e pregiudizio, vero?).

Terzo elemento no 👎 e’ stata una certa prepotenza ostentata di Gideon; d’accordo, era stato ferito nel suo ego di maschio seduttore, ma nel momento in cui lui è il datore di lavoro/ proprietario e fa pesare tale autorità per sedurre una donna sola e senza protezione, mi pare più un atteggiamento tossico che non un uomo innamorato che manifesta goffamente il proprio amore. Ma cosa importa la sua scommessa di seduzione in un’esistenza da riccastro annoiato?

Lo ammetto, mi sono infastidita e ho completato l’intera lettura sotto una lente sfavorevole. Poca empatia e poca soddisfazione.

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