Pensieri su “La dama d’argento” di Mary Jo Putney


 

Dopo essere stato abbandonato da piccolo vent’anni prima a causa delle sue doti straordinarie, Bran Tremayne ha messo le sue abilità al servizio del ministero degli Interni e ora ritorna come rispettato agente speciale in Cornovaglia, per affrontare le sue origini nobiliari e ricevere l’eredità che gli spetta. È proprio ai margini della tenuta di famiglia che s’imbatte in Merryn, una bellissima ragazza senza memoria e con qualcosa di eccezionale, chiaramente in fuga da un pericolo oscuro e misterioso. Mentre Bran si ritrova al centro di un complotto sempre più ampio, proteggere Merryn diventa la sua priorità. Dovrà scegliere se fidarsi delle sue intuizioni o del suo cuore…


Titolo: La dama d’argento
Autrice: Mary Jo Putney
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi - Classic 1283
Ambientazione: Inghilterra, Cornovaglia, 1780 – 1803
Uscita: novembre 2024

La serie DANGEROUS GIFTS:
1) LA DAMA D’ARGENTO (Silver Lady) 
2) Golden Lord



Ho un rapporto discontinuo con la Putney, tuttavia l’inizio di questa serie historical e paranormal mi è piaciuto. Certo, non ci sono grandi scene passionali e la storia d’amore resta più che altro in un romantico gioco di sguardi e di teneri affetti (quindi è un romance molto casto), mentre predomina la parte avventurosa. In ogni caso, la trama si è rivelata ricca di colpi di scena e molto gradevole da leggere, ispirando anche una certa curiosità per il volume successivo.

Ci troviamo durante le guerre napoleoniche, in un’Inghilterra in cui gli individui sensitivi sono tanto comuni (e accettati come dato di fatto), quanto odiati a livello sociale, quindi o cacciati o sfruttati.
Bram è stato abbandonato dalla sua famiglia nobile da piccolo e salvato da una coppia di sensitivi che ha accolto nella propria casa dodici ragazzi dotati di poteri psichici.

Da adulto, Bram è divenuto un agente al servizio della Corona, finché non viene rintracciato da un avvocato che gli rivela la sua identità: è rimasto l’unico erede in vita della famiglia originaria e i suoi lo rivogliono indietro. Ma non è solo questo che lo richiama verso la Cornovaglia, verso casa…

Non so se l’idea di base fosse creare una serie di volumi dedicati ai vari figli adottivi e talentuosi dei Tremayne, in stile Miss Peregrine, ecc., ma ho apprezzato sia lo sviluppo sia i personaggi, compresi quelli di contorno. 
Infatti al momento risulta già pubblicato in lingua il seguito, proprio con Caden e Tamsyn.

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