Una saga #epicfantasy "FALCO DI MEZZANOTTE (SAGA DEI RIGANTE #2) di David Gemmell

 

Flagello è il figlio illegittimo del re dei Rigante, soprannominato dagli uomini Spada del Demonio. Nato dal frutto di un tradimento, Flagello è cresciuto come un emarginato, da sempre temuto e allontanato dai suoi compagni e ignorato dal padre, di cui porta l’inconfondibile marchio: un occhio bruno fulvo, e uno verde smeraldo. Stanco di essere un reietto tra i suoi simili, decide di partire alla volta di Stone, città lacerata dalla corruzione e dalle lotte politiche dove i Preti Cremisi, protetti dal malvagio Jasaray, hanno creato un regno dominato dal terrore. Qui si guadagna da vivere come gladiatore, nelle arene di un impero intriso di sangue, e aspettando il giorno in cui si potrà finalmente vendicare di suo padre e dei Rigante. Ma gli eventi stanno nuovamente precipitando e in gioco c’è qualcosa di molto più grande del desiderio di rivalsa di un giovane guerriero. Gli eserciti di Jasaray si preparano a marciare sulla terra dei Rigante e il destino degli uomini e dei Seidh sarà la posta in gioco di una guerra in cui si svolgerà una duplice battaglia: il conflitto per la supremazia tra due popoli nemici e l’altro, decisivo scontro, tra un padre e suo figlio…

Titolo: FALCO DI MEZZANOTTE
Autore: David Gemmell
Editore: Fanucci
Serie: Saga dei Rigante #2
Pagine 419
Uscita: 21 novembre 2019


LA SERIE "SAGA DEI RIGANTE"
1) LA SPADA NELLA TEMPESTA
2) FALCO DI MEZZANOTTE
3) CUORE DI CORVO
4) CAVALCA LA TEMPESTA



«È difficile odiare un uomo che ha amato qualcuno che anche tu hai amato.»


Se il primo volume si era rivelato introduttivo ma comunque avvincente, questo secondo mi ha tenuto compagnia per qualche sera e ammetto di aver rallentato per non farlo finire troppo presto.

Gemmell parte in modo inconsueto visto che, anziché riprendere da dove la storia si era fermata, con una narrazione lineare, salta alla generazione successiva, incentrando il romanzo sul figlio illegittimo di Connavar, quel Flagello non voluto e non cresciuto (aggiungerei pure non amato, visto che un po' tutti a Tre Torrenti, a parte Vorna, non gli hanno nascosto i propri sentimenti non positivi), che si trova ad affrontare però le vittorie e il peso della gloria paterna.
Il bastardo del Re è divenuto un diciassettenne emarginato e solo, mosso da un odio gelido verso la propria gente e la propria stessa vita, finché non troverà una missione capace di fargli aprire gli occhi.

Che si resti nella terra dei Rigante o si vada finalmente in giro per l'impero di Stone, non ci si può non affezionare a questi caratteri in apparenza semplici, ma in realtà tormentati e orgogliosi fino alla miopia, che maturano a forza di eventi, perdite o interventi (a volte non trasparenti) delle divinità.

Qui trovate un po' tutto: l'avventura, le scuole dei gladiatori e il sangue nell'arena, gli intrighi politici e le persecuzioni religiose, gli assedi e la lotta di un popolo per la libertà.
E aggiungo i banali legami familiari, come le divisioni tra fratelli, le incomprensioni e le distanze tra genitori e figli.
Un mix ben riuscito e che continua a convincere, sempre consigliato agli amanti dell'epic fantasy.

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