Pensieri su "Un diavolo in kilt” di Suzanne Enoch

Ranulf MacLawry, rude capoclan scozzese, insegue la sorella diciottenne Rowena, scappata a Londra per debuttare in società, intenzionato a riportarla subito in Scozia. 
La ragazza ha trovato rifugio presso una famiglia aristocratica di conoscenti e riesce a convincere il fratello a restare due settimane in città. 

Un assalto inaspettato attende Ranulf appena varcata la soglia di quella casa: è il fascino di Charlotte, la fiera e determinata figlia degli ospiti che, inorridita da ogni forma di violenza, cerca di convincerlo che le parole possono sedare anche le più sanguinose faide tra i clan. 

Nasce tra i due un’attrazione fisica immediata…

UN DIAVOLO IN KILT ( The Devil Wears Kilts ) è il romanzo di apertura della serie di ambientazione scozzese ‘Scandalous Highlanders’.
La serie proseguirà con “The Rogue with a Brogue”, di prossima pubblicazione.

Titolo: Un diavolo in kilt
Autore: Suzanne Enoch
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1194
Premi e riconoscimenti della critica: All About Romance DIK (Desert Isle Keeper).




Charlotte chiuse gli occhi. 
Ignorava come un uomo potesse avere il sapore delle Highlands, o anche quale fosse il sapore delle Highlands, ma Ranulf MacLawry aveva senz'altro quel sapore. Scogliere battute dai venti, furiose tempeste, il piacevole fuoco del camino in una giornata gelida. Ecco di cosa sapeva il marchese di Glengask. 
Era inebriante.

Una delle più belle letture di gennaio, anche se sapevo che la Enoch mi avrebbe regalato grandi soddisfazioni.
In effetti, capisci che un libro ti piace anche da come te lo centellini, per non farlo finire troppo presto, e io questo primo romanzo degli "scandalosi Highlanders" me lo sono voluta assaporare tutto, dall'inizio scoppiettante in terra scozzese sino alla conclusione londinese, dopo intense pagine in cui è successo un po' di tutto.

Facciamo un po' di presentazioni, perchè questo è un inizio serie: Ranulf MacLawry (Ran) è il trentunenne laird del clan, marchese con sangue misto nelle vene, circondato da nemici pronti a tutto e con un odio profondo verso gli snob inglesi che vogliono soltanto cancellare le tradizioni della sua terra e cacciare via gli highlanders per far posto agli allevamenti di pecore.

Oltre ai problemi politici, bellici e di gestione del clan, Ran ha altri due fratelli (Arran e Murno, detto Orso) e una sorellina diciottenne che vorrebbe tanto debuttare nella famigerata Stagione e che subisce il fascino dei circoli, dei balli e delle presentazioni ai rampolli del Ton (in buona sostanza, Rowena potrebbe essere una di noi, dopo aver letto decine di romanzi storici d'amore, quindi la capiamo benissimo!). Incompresa dai fratelli, la piccola di casa fugge e viene accolta dai nobili Hanover che decidono di darle protezione e introduzione nel bel mondo.

Ran va a recuperarla, ma non ha fatto i conti con tantissime cose.
Prima di tutto, che lui è un meraviglioso spettacolo per gli occhi: possente, fiero, indomito, praticamente un fulmine di bicipiti e gloria scagliato tra eterei gentiluomini inamidati, pronto a menar le mani se serve. Così il benvenuto è velato da qualche pregiudizio.
Non che lui tenti di uniformarsi. Indimenticabile il suo arrivo al ballo in kilt: tradizionale sopra, "trasgressivo nelle parti basse", con gentildonne bramose di ammirare l'azione di contenimento di un solo spillone sul gonnellino a scacchi... indimenticabile il suo incedere in carrozza, con enorme levriero al seguito, senza paura di nulla...

In secondo luogo, gli Hanover sono decisi a tenere con loro Rowena, soprattutto la figlia del conte, lady Charlotte, una che non le manda a dire e che ha coraggio e furia da contrapporgli, per quanto sia proprio inglese cento per cento.
Quindi ecco le inevitabili conseguenze: scintille, balli, litigate, agguati. 
Scozzesi vs. inglesi. 
Baci incandescenti, toraci marmorei.

Mi sono divertita, ho riso in più scene, ho adorato i due e sono già pronta a vedere all'opera gli altri (bellissimi) membri del clan. 
Punteggio pieno.

Amarilli


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