Review Tour per "ENDYMION. I CANTI DI HYPERION" di Dan Simmons



XXXI secolo. 
Da trecento anni la rete del teleporter che permetteva i viaggi istantanei attraverso la galassia è stata distrutta, e con essa è finita l'Egemonia dell'Uomo. 
La Chiesa dei cristiani rinati ha scoperto il sistema per controllare la resurrezione e ottenere l'immortalità e domina, con metodi da Inquisizione medievale, l'intero universo. Chi non si converte è destinato a morire. 

In questo complesso scenario si trova a vivere Raul Endymion, rinchiuso in una prigione-asteroide in uno stato sospeso, contemporaneamente vivo e morto, per avere ucciso accidentalmente un uomo. A salvarlo dall'esecuzione arriva però Martin Sileno, uno dei sette pellegrini di Hyperion, che gli propone di aiutarlo a salvare la nipote adottiva, Aenea, dalle legioni papali. Aenea, dotata di poteri messianici, è la figlia della pellegrina Brawne Lamia e del cibrido John Keats e la Pax è disposta a tutto pur di fermarla. 
Insieme a lei Endymion si troverà a compiere un viaggio attraverso miriadi di pianeti, scoprendo infine il ruolo cruciale suo e di Aenea nella lotta globale tra lo Shrike, la Chiesa, le intelligenze artificiali del TecnoNucleo decise a cancellare per sempre la storia dell'umanità.

Dan Simmons
Endymion. I Canti di Hyperion. Parte Due.
Mondadori *
Titan Edition - pagine 915 (1,1 kg)
Uscita: 21 gennaio 2020

* grazie a Mondadori per l'opportunità di leggere e recensire questo libro





Sono sicuro che leggi questo scritto per la ragione sbagliata. 
Se lo leggi per imparare che cosa si prova a far l’amore con un messia, il nostro messia, allora non dovresti proseguire nella lettura, perché sei poco più d’un voyeur. 
Se lo leggi perché sei un appassionato dei Canti del vecchio poeta e muori dalla voglia di sapere quale fine hanno poi fatto i pellegrini su Hyperion, rimarrai deluso. Non so che cosa sia accaduto alla maggior parte di loro: vissero e morirono quasi tre secoli prima della mia nascita.


Ebbene, se la prima parte dei Canti di Hyperion mi aveva lasciata stranita da tanta grandezza e assolutamente ammaliata dalla cultura immensa di Simmons, dalle sue citazioni e dai suoi rimandi storici, sociologici, religiosi, politici e letterari, questa seconda parte mi ha avvinto in un modo ancor più pervicace, tanto che alcune pagine di queste 915 me le sono rilette più volte.

Si riparte trecento anni dopo la caduta della rete dei telereporter, che ha portato enormi distruzioni, l'isolamento tra i pianeti centrali della galassia e quelli più lontani, la proliferazione di società diverse e non più uniformate come sotto l'Egemonia. La chiesa cattolica, tuttavia, è riuscita a consolidare di nuovo un grande potere politico-commerciale e sta gradualmente riconquistando tutti i sistemi, con metodi molto "reazionari" potremmo dire.
Grazie all'aiuto del Tecnonucleo, la Pax riesce a donare l'immortalità ai propri cristiani rinati, possiede una tecnologia all'avanguardia, dispensa nuovi sacramenti di confessione, morte e resurrezione. Tuttavia non c'è spazio per l'altro: chi non si converte e i seguaci di altre religioni (ebrei, buddisti o mussulmani, ma anche empatici o semplici atei) viene drasticamente eliminato o riconvertito con la forza e il ricatto.
E' una sorta di medioevo fantascientifico, con templari alla guida di navi, nuove crociate lanciate dai legionari del Papa, un ritorno di torture ed inquisizione, e una commistione  tra teocrazia e gilde commerciali, benchè ciò rimanga sotto un velo ipocrita e subdolo: infatti "la Pax non governa ma consiglia".

«Alla pazzia» disse. «Alla divina follia. Alle insane mete e ai messia che gridano nel deserto. Alla morte dei tiranni. Alla confusione dei nostri nemici.»


L'unica che può fermare l'alleanza Pax-Tecnonucleo è Aenea (la figlia di Brawne e del cibrido di John Keats), ancora una bambina all'inizio del suo viaggio. Suoi compagni d'avventura saranno Raul Endymion (anche qui un omaggio al poema di John Keats del 1817) e l'androide A.Bettik, chiamati ad assisterla nella sua crescita e maturazione per poter divenire una sorta di nuova Messia.
Di nuovo un viaggio, quindi, o se vogliamo un nuovo pellegrinaggio tra avventure, lutti e e scoperte, in giro per mondi in cui la fantasia di Simmons si scatena (anche se tutti, da Mare Infinitum a Sol Draconis Septem, sono descritti con una rigorosa accuratezza per quanto riguarda la natura, la tecnologia, gli usi del pianeta) con un incontro di culture, razze e sbalzi temporali.
Anche lo Shrike ritorna con la sua potenza omicida, ma stavolta per difendere l'umanità contro Nemes, (mandata invece dalle Intelligenze Artificiali dalle IA del TecnoNucleo che tramano contro (questo mi ha ricordato molto la lotta contro tra i cyborg IA e Schwarzenegger-cyborg buono in Terminator 2).
Ho adorato tutto, provando grandissime emozioni. 
Persino i dialoghi meno importanti contengono riflessioni interessanti, persino i personaggi minori hanno un ruolo in questa trama ultra-complessa. 

Ma soprattutto (e finalmente) qui c'è una gran bella storia d'amore tra due anime che si inseguono nelle dimensioni e in una missione che li sovrasta, in cui credono sino alla fine, e che è una delle ragioni per cui ho concluso il libro con parecchia commozione.

Curiosità: vi è un ulteriore romanzo breve (che ha pure vinto il premio Locus) e che si svolge circa quattrocento anni dopo la fine di questa quadrilogia. Penso che andrò a cercarmelo in biblioteca.

Quelle erano le parole che ti diedi, con un bacio mentre ancora dormivi, l’ultima ora dell’ultimo giorno del nostro primo viaggio, mio amato Raul. 
Quelle sono le parole che ti lascio stanotte, con un bacio mentre sei sveglio. 
Quelle sono le parole che pretenderò da te quando tornerò la prossima volta, quando il racconto sarà completato e inizierà il nostro viaggio finale.


Amarilli


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