Pensieri su “Uno stuzzicante equivoco” di Johanna Lindsey

Soprannominata la Regina di Ghiaccio, Ophelia Reid possiede un fascino incomparabile, nonostante i pettegolezzi che circolano su di lei.

Dopo aver mandato all’aria il fidanzamento voluto da suo padre con Duncan MacTavish, futuro marchese, è intenzionata a trovarsi da sola il marito che faccia al caso suo.

Ma nonostante i suoi piani, Ophelia finisce al centro di una scommessa tra MacTavish e Raphael Locke, amico di lui e visconte di Lynnfield. Benché quest’ultimo si dichiari del tutto disinteressato a un possibile matrimonio, qualcosa di diverso comincia a farsi largo nel suo animo per via del temperamento di quella ragazza.
Rafe si convince allora di poterla cambiare, forse non prevedendo che…


Titolo: Uno stuzzicante equivoco
Autore: Johanna Lindsey
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Introvabili 62
Uscita: Febbraio 2020



UNO STUZZICANTE EQUIVOCO (The Devil Who Tamed Her) è il secondo romanzo della serie Reid, così chiamata dal nome della famiglia a cui appartengono i principali personaggi dei libri che la compongono. A questa medesima serie appartengono:
L’erede (The Heir)
UN MASCALZONE TUTTO MIO (A Rogue of My Own)
INNAMORARSI DI CUPIDO (Let Love Find You), 
già pubblicati da Mondadori rispettivamente nella collana I Romanzi Classic – nr. 922 e I Romanzi Emozioni – nr. 33 e 37.




Dopo due libri molto belli letti di seguito, un po' mi aspettavo di imbattermi in un romanzo che non mi avrebbe convinto.
In realtà mi ha lasciato piuttosto perplessa, sia nello sviluppo della trama che nei personaggi.

La protagonista è tale Ophelia e già il nome mi ha suscitato emozioni contrastanti. Io non sono certo cresciuta a pane e Shakespeare, però appena sento quel nome ripenso all'Ofelia di Amleto o al dipinto del pittore preraffaellita John Everett Millais (peraltro bello e straziante) e mi assale una grande malinconia. 
Quindi non siamo partiti benissimo.

Lei, poi, sarebbe una sorta di Lady Ghiaccio, algida e inaccessibile, famosa per essere la debuttante più corteggiata di Londra (se non "del secolo"! Si trova scritto proprio così all'inizio del romanzo) ma anche quella che rifiuta tutti, spezzando cuori a manetta.
Soltanto che dopo tre pagine m'è parsa un po' una lagna, visto che continua ripetere "mi odiano tutti perchè sono bellissima", "non è colpa mia se così attraente", ecc. 
Ecco, diciamo che neanche questo è il mondo migliore per conquistare simpatie.

Inoltre, dopo l'ennesima rottura di un fidanzamento (da lei auspicato, in quanto lo scozzese era un po' villico e non abbastanza alla moda...), si inserisce un tale visconte (ma futuro duca e affascinante, quindi la ragazza esce da una porta per correre subito ad aprire un portone...) che, detestandola e odiandola con tutto se stesso, pensa bene di rapirla per una scommessa e di portarla nel solitario maniero avito e qui.... già qui cosa? ... lui dice che la vorrebbe far rinsavire, ma è tutto fumoso, oltre che francamente abbastanza surreale come procedere di eventi.
Il futuro duca si espone un po', lei piange ogni 3x2, facendo gli occhioni dolci (non sono così cattiva come tutti pensano...) e c'è anche una fase confusa con il ritorno a Londra, perchè i due un colpo sono amici, un colpo si odiano moltissimo....

Sinceramente mi è sembrata una versione regency della Bisbetica domata, o forse no.
Alla fine mi è venuto un lieve mal di testa e non sono riuscita ad entrare tanto in empatia con nessuno dei due. Per mio gusto personale, avrei alleggerito alcune cose e approfondito di più il nascere dell'amore tra Ophelia e Raphael.
Giudizio: discreto.

Amarilli


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