Pensieri su "La leggenda di Lyon Redmond" (Pennyroyal Green #11) di

Per Lyon Redmond è sempre esistita una sola “lei”: Olivia Eversea.
Un amore nato in una sala da ballo, quando gli sguardi dei due discendenti delle famiglie più potenti d’Inghilterra si erano incrociati, prima che Lyon sparisse misteriosamente nel nulla. Ora, a distanza di anni, Olivia ha accettato la proposta di matrimonio di un visconte.
Ma quando la notizia giunge alle orecchie di Lyon, tutt’altro che scomparso dal mondo dei vivi, lui capisce che è arrivato il momento di abbandonare la sua pericolosa esistenza per tornare a riprendersi quel cuore che da sempre gli appartiene…

LA LEGGENDA DI LYON REDMOND (The Legend of Lyon Redmond) è l’undicesimo romanzo della serie Pennyroyal Green, così chiamata in quanto i protagonisti provengono dall’omonima cittadina del Sussex.


1) IL PERICOLO E IL PIACERE (The Perils of Pleasure), 
2) COME NESSUN ALTRO (Like No Other Lover), 
3) CEDERE ALLA PASSIONE (Since the Surrender), 
4) CAPITAN SELVAGGIO (I Kissed an Earl), 
5) MIO DUCA (What I Did for a Duke),
6) CONQUISTARE UN MARCHESE (How the Marquess Was Won), 
7) LE CONFESSIONI DI UNA CONTESSA (A Notorious Countess Confesses), 
8) ACCADDE A MEZZANOTTE (It Happened One Midnight),
9) RESA D’AMORE (Between the Devil and Ian Eversea),
10) IN PRINCIPIO FU LO SCANDALO ((It Started with a Scandal)

Autore: Julie Anne Long
La leggenda di Lyon Redmond
Editore: Mondadori
Collana. I Romanzi Passione n. 161
Serie: Pennyroyal Green Vol. 11
Uscita: Febbraio 2018


Historical Romance
5 stelline



Le parole “Lyon” e “Redmond” non erano mai state pronunciate ad alta voce, tra loro due. 

Per la verità, da anni Olivia non le pronunciava ad alta voce davanti a nessuno. Era ricorsa al pronome “lui”, una volta o due, quando proprio non aveva potuto farne a meno. Come se Lyon fosse l’Onnipotente. O Belzebù. Tutta quella delicatezza era indubbiamente assurda. Forse, se lei avesse preso l’abitudine di lasciarlo cadere di tanto in tanto nella conversazione, quel nome avrebbe perso il suo potere e sarebbe diventato una parola priva di senso, come accadeva a qualsiasi altra quando la si ripeteva abbastanza a lungo.
D’altro canto, la prima notte che aveva ballato con Lyon era poi rimasta sveglia nel letto, pervasa da una gioia nuova e sconosciuta, finché non si era alzata, aveva preso un foglio di carta e ne aveva riempito febbrilmente entrambe le facciate con quelle due parole. Erano sgorgate da lei come un “osanna”, o come un tentativo di esorcismo.
Ma non avevano minimamente perso il loro potere.
Ovviamente, avevano imparato entrambi il male che potevano fare le parole.



Dopo ben dieci libri di una serie, era davvero arduo riuscire a concludere in bellezza.
Ho letto tutti i romanzi precedenti nell'arco di mesi (folgorata in realtà dall'ultimo, "It started with a Scandal", per cui sono ripartita dall'inizio), tanto da sentirmi davvero addentro alle vicende delle famiglie Reydmond ed Eversea, intrecciate proprio come le due querce legendarie in paese, e che spesso vengono menzionate durante le varie storie. 
E poi, sì, mi sembra quasi di essere stata più di una volta a Pennyroyal Green, perchè sono così tanti i posti che sono divenuti ormai familiari.
Quindi questo libro era davvero molto atteso. Ero così impaziente di leggerlo, che mi sono fiondata sulla versione originale [la vedete nella foto: la cover non è stupenda?], pur di sapere come finiva.
Perchè in realtà, al di sotto delle varie trame dedicate ai vari fratelli e sorelle delle due famiglie, la storia di Lyon e Olivia è sempre al centro.
Siamo partiti dal primo libro (la storia di Colin sull'orlo della forca...) e già lì sapevamo che il primogenito dei Redmond si era allontanato, divenendo una figura desiderata, amata da lontano, e molto rimpianta. E poi avevamo saputo che Olivia, la rampolla della famiglia nemica, gli aveva fatto qualcosa, e che forse era lei il motivo della lontananza.
Ma non sapevamo bene il perchè.
Quindi, libro dopo libro, tassello dopo tassello, ci siamo avvicinati.

Lei indossava un abito di mussola bianca, dal taglio semplice ed elegante, non particolarmente diverso da quelli indossati dalla maggior parte delle altre ragazze. E come molte di loro era minuta. Ma in qualche modo saltava all’occhio, come il primo fiore selvatico che si incontra dopo un inverno lungo e rigido.

Sino alla fine della "leggenda" con questo sospirato faccia a faccia tra i due, troppo a lungo rimandato.
Devo dire che se si può percepire un amore forte attraverso le semplici righe di un libro, io l'ho percepito. Olivia e Lyon hanno saputo emozionarmi con le loro incomprensioni, i loro sentimenti impulsivi e immaturi, il loro lento ritrovarsi.
E poi la scrittura della Long qui è davvero mirabile.
Mi ero appuntata tante frasi in inglese, ma in italiano le ho comunque ritrovate, altrettanto belle, incisive, ed emozionanti (per cui complimenti alla traduttrice).

Quel sorriso… fu per lui come oltrepassare una porta ed entrare in un mondo di cui non aveva mai sospettato l’esistenza. Di colpo comprese il significato della parola “gioia” e perché fosse così corta, solo cinque lettere.
Era semplice e profonda come una fiammata improvvisa nell’oscurità. 

Sono rimasta appagata da questo finale? Assolutamente sì. Il finale più giusto, più bello, con persino una stoccata amara, quando già stai sorridendo all'ultimo paragrafo.
Per chi ha seguito la serie: CONSIGLIATISSIMO.

NB. C'è poco da fare: sull'edizione originale il romanzo si conclude con un epilogo ambientato in epoca moderna, che nella traduzione italiana manca del tutto.
A mio parere l'epilogo non aggiunge nè toglie molto, e quindi non influisce sul giudizio. Se però volete farvi un'idea, andate qui sotto.

Quel modo di parlare. Gli occhi azzurri e maliziosi. La sua mano che tremava.
Una carezza lieve che le aveva incendiato il sangue e aveva acceso in lei un desiderio che le faceva comprendere al tempo stesso tutto e nulla di quanto accade tra un uomo e una donna.

***


Il "famoso" EPILOGO "mancante".

Come detto, io ero già contenta del finale del libro in sè.
Tuttavia, visto che l'ho letto, ho pensato di fare cosa gradita per le lettrici più curiose condensando un riassunto in italiano.
Poichè si tratta in un certo senso di SPOILER, siete invitate a non leggere oltre, se non vi interessa sapere come l'autrice ha immaginato i suoi protagonisti nei secoli a venire.

Isabel Redmond, la bis-bis-bis nipote di Olivia Eversea torna a Pennyroyal Green cercando di ritrovare in quei luoghi una traccia dei racconti contenuti nel diario di Olivia. Qui incontra Malcom Coburn, discendente di John Fountain, figlio di Elise Fountain e figlio adottivo di Philippe Lavay. 
Isabel è in possesso di un ramo genealogico completo dei discendenti Redmond –Eversea, e insieme a Malcom si diverte a ricostruire i vari destini dei lontani parenti. 
In breve: Lyon rispettò la sua promessa di far vedere il mondo a Olivia. Vissero tra l’Inghilterra e Cadice, poi andarono in Louisiana, dove Lyon possedeva una piantagione e qui prosperarono, prima di trasferirsi a New York quando si stabilirono anche Ian e sua moglie Titania. Vissero là durante la guerra civile. 
Jonathan e sua moglie Thomasina si distinsero nelle attività benefiche e di filantropia. 
Miles divenne un famoso esploratore, e ancor oggi i suoi discendenti possiedono la Redmond Worlwide. 
Colin Eversea, il fratello di Olivia, e un certo Gideon Cole fondarono un’azienda di tessuti, la Cole-Eversea, partendo da un particolare tipo di lana, e quest'azienda è specializzata anche ai giorni nostri in abbigliamento tecnico di qualità. 
Il parroco Adam e la moglie ebbero una famiglia numerosa e felice.
Ruby Alexandra, la figlia di Violet Redmond e del conte di Ardmay divenne una bellezza spregiudicata, in odore di scandalo, ma alla fine sposò il proprio amico d’infanzia, John Fountain. 
Infine, Isaiah Redmond, il padre di Lyon, morì in tarda età in circostanze misteriose. Vi furono dicerie in tutto il paese secondo cui fu proprio Jacob Eversea, il padre di Olivia, a ucciderlo. 
Ma la verità è una sola: tutti i discenti delle due famiglie hanno prosperato e Pennyroyal Green continua ad essere un luogo magico, a partire dalle sue querce.


Amarilli


5 commenti:

  1. Da bastian contraria, come al solito, non ho amato per niente questo romanzo e neppure come è scritto. Sono solo contenta che la serie si sia finalmente conclusa.

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    1. Nooooo, Maria Teresa! Colpo al cuore! Comunque, sì, dopo undici libri, la serie meritava una conclusione :)

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  2. Grazie mille per l'epilogo che comunque il blog dei Romanzi lo potrebbe mettere a disposizione per chi lo volesse leggere ma non si sono nemmeno degnati di rispondere...Mi piacerebbe molto un libro per John Landsdowne.

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    1. Prego :) Mmh... uno spin-off non sarebbe male... Chissà che la Long non ci pensi.

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    2. Questa la risposta direttamente dall'autrice: "So wonderful to hear Italian readers would like a Pennyroyal spinoff. I'm finishing the story begun in the epilogue of THE LEGEND OF LYON REDMOND. If readers like it, then perhaps there will be more! :)"

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