Pensieri su "IL PRINCIPE DEI SOLDATI" di Charlie Cochet

Riley Murrough è un barista che conduce una vita del tutto normale, ma nel giro di una notte si ritrova in fuga da creature mostruose e scopre di portare il marchio del sovrano mutaforma di un regno magico. La cosa peggiore di tutte, però, è che è destinato a diventare il principe consorte dell’arrogante tigre mutante che preferirebbe strozzare.

Anche Khalon, il re mutaforma dei Soldati, è sconvolto all’idea di essere legato a un principe umano e, assieme ai suoi guerrieri, intraprende un viaggio per riportare Riley al mondo a cui appartiene. Sarà l’occasione per scoprire perché la sacerdotessa li vuole unire, ma dovranno scappare da orde di demoni per arrivare vivi da lei.


Autore: Charlie Cochet
Titolo: Il principe dei soldati
Editore: Dreamspinner Press
ISBN-13: 978-1-64080-468-5
Pagine: 101
Copertina: L.C. Chase
Traduzione di: Emanuela Graziani
Genere: Fantasy, MM
Uscita: 19 dicembre 2017



Questo è il marchiodi Khalon. E' stato impresso sulla tua anima fin dalla nascita della grande sacerdotessa, in attesa di essere rivelato il giorno che il tuo re sarebbe venuto a reclamarti. Oggi era il giorno in cui dovevi essere reclamato, ecco perchè i demoni ti hanno trovato e tu sei stato in grado di vederli. L'Occhio che vede tutto ha condotto Khalon e i suoi guerrieri da te.

Come racconto introduttivo non è male, anche se nulla in confronto alla serie dei Thirds.
L'idea del sovrano che trova il compagno predestinato in un'altra dimensione è abbastanza banale, però riconosco che la Cochet ha introdotto vari elementi che stuzzicano il lettore: a parte il (solito) principe diffidente e un po' snob, gli altri personaggi sono carini (soprattutto le volpi mutaforma).


In realtà ho trovato lo sviluppo della storia un po' lento: dopo l'incipit rocambolesco e la sorpresa del castello (con arrivo, lavaggi, vestizione e colazione), il corteo dei Soldati arriva al villaggio e sembra non schiodarsi più.
I piccoli abitanti sono anche dolci, ma starebbero giusto bene in una lettura per ragazzi. Posso solo immaginare che l'interludio idialliaco-bucolico servisse per far sgelare un po' il principe di ghiaccio.
Poi le cose finalmente si scaldano e il lettore si prepara al decollo della storia, che però è sostanzialmente rimandata.
Insomma, tanti ingredienti, ma sul più bello... ci si ferma all'antipasto. 


Aspettiamo il secondo episodio per vedere gli sviluppi (e il Foxling sembra promettente...).
Menzione per la cover, davvero bella.


Amarilli 

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