Pensieri e riflessioni su "STELLA SOLITARIA" di Josh Lanyon

Autore: Josh Lanyon
Titolo: STELLA SOLITARIA
Titolo originale: Lone Star
Editore: Harlequin Mondadori
Pagine: 95
Uscita: 30 novembre 2015

Trama - Mancano pochi giorni a Natale e Mitchell Evans, stella della danza, scopre che il suo amante lo tradisce. Così, con la sensazione che all'improvviso il mondo gli sia crollato addosso, decide di lasciare per qualche tempo New York e tornare in Texas, nella casa che ha lasciato dodici anni prima per seguire un sogno. Ma appena giunto a destinazione s'imbatte nell'unica persona che aveva sperato di non rivedere: Web Eisley, il suo primo amore. La loro storia era finita a causa di un violento litigio e ancora adesso, dopo tanto tempo, le dure parole che si sono rivolti si ergono tra loro come un muro difficile da abbattere. L'attrazione, però, è più forte che mai e sfocia ben presto in una rovente notte di sesso. Mitch sa che si è riaccesa una scintilla tra loro, ma non è sicuro di poter sognare che quella magia duri per sempre...

Il pensiero di Amarilli73

Il cuore di Mitch cominciò a martellare, come accadeva ogni volta che sentiva le battute iniziali di un pezzo, prima di entrare in scena. 

Una novella così ha troppe cose per non piacere: ho sempre avuto un debole per il tema del ragazzo che se ne è andato dal paese di provincia, lasciandosi tutto alle spalle, e che vi ritorna dopo essere diventato una celebrità.
Mitch è fuggito da una comunità che avrebbe faticato ad accettare il suo essere diverso, il suo amare la danza e il suo amare un altro ragazzo, ha abbandonato una padre che sembrava incapace di capirlo e comprenderlo, ha lasciato indietro un amore che sembrava non abbastanza grande.
Quando però fa ritorno all'ovile, dodici anni dopo, scopre che tutto può essere visto con occhi diversi e che la vecchia vita - forse - gli può riservare più di qualche sorpresa da rivalutare.
Come dicevo, un'altra perla di questa bravissima autrice: una storia toccante, intima, che alterna toni agrodolci e un velo di disincanto per ciò che è stato e fa parte della giovinezza dorata e acerba.
Se non puoi riavere l'abbraccio di un padre, puoi però sentirlo attraverso piccoli gesti, anche attraverso una scatola di ricordi e di vecchi ritagli.
La morale, splendida, è questa: c'è sempre tempo per perdonare, c'è sempre tempo per rimediare. E tutto ciò che è stato lasciato indietro, può essere recuperato.

Ti ho visto ballare. Non devi convincermi. 
Non voglio portarti via quella parte della tua vita.

Amarilli73

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