Pensieri e riflessioni su "RITROVARSI" di Judith McNaught (Westmoreland #3)

Autore: Judith McNaught
Titolo: Ritrovarsi (Until you)
Serie: Westmoreland
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi - Introvabili n. 12
Uscita: Dicembre 2015

Trama - Sherry Bromleigh accetta di accompagnare, in veste di chaperon, l’ereditiera americana Charise Lancaster in Inghilterra, dal promesso sposo lord Burleton. Durante il viaggio, tuttavia, Charise fugge con un altro uomo, e al porto di Londra, anziché Burleton, la costernata Sherry trova ad accoglierla Stephen Westmoreland, conte di Langford, giunto a informare quella che crede Charise della morte prematura di Burleton. Ma prima che Sherry possa rivelare la propria identità, un fortuito incidente le fa perdere la memoria. Quando si risveglia nella dimora di Westmoreland, stordita e confusa, è ignara di tutto, tranne del fatto che quell’affascinante conte inglese l’attrae irresistibilmente…

RITROVARSI (Until You) è il terzo romanzo della saga dedicata alla dinastia Westmoreland.
I precedenti romanzi della saga, COME IN UN SOGNO (A Kingdom of Dreams) e WHITNEY, AMORE MIO (Whitney, My Love), sono già stati pubblicati nella collana i Romanzi Emozioni – nr. 19 e 27 - 29 rispettivamente.

Il pensiero di Amarilli73

Lei era tutto questo. 
E sarebbe stata sua. 
Dal momento in cui lei aveva passato la mano nella sua e si era addormentata, un legame era nato tra loro, e niente di ciò che lei aveva detto o fatto lo aveva convinto che volesse spezzarlo, o che non lo desiderasse intensamente quanto lui desiderava lei. 

Ho iniziato questo libro senza accorgermi che era il terzo della bellissima saga dei Westmoreland. I primi due - COME IN UN SOGNO (con Royce-Lupo nero, wow… devo ancora riprendermi!) e WHITNEY, AMORE MIO – sono tra i miei preferiti della McNaught. E devo dire che anche questo terzo mi è piaciuto parecchio.
A parte il fatto che qui ritornano sia Clayton che l’adorabile Whitney, la coppia protagonista è comunque all’altezza dell’indomita famiglia.
Di solito non sono una fan del ricorso all’amnesia per imbastire una storia, ma qui l’escamotage riesce comunque ad essere convincente.
L’americana Sheridan (Sherry la rossa), partita come chaperon per accompagnare una ragazza viziata a sposare niente meno che un barone inglese, all’arrivo si ritrova senza la fanciulla (fuggita per amore, tiè) e vittima di un gran colpo in testa sulla banchina del porto. Al contempo, il tizio (un fantastico omone con folti capelli scuri) che l’ha distratta al momento del colpo, è nientemeno che un duca venuto a porgerle le sue scuse per aver fatto fuori il barone prima delle sospirate nozze. Eh, sì.
Così la smemoranda cresciuta tra bivacchi, amici indiani e una vita avventurosa si ritrova per via traverse direttamente promessa sposa di un lord.
Finita qui? Macchè. Questo è solo l’inizio. Ci sono incomprensioni, gelosie, false accuse, brutte scoperte, e il duca che diviene un bersaglio difficile da riacciuffare, offrendoci un romanzo corposo e carico di colpi di scena.
Se posso trovare una pecca, non mi sono piaciuti certi comportamenti di Stephen nella seconda parte. 
Certo, lui è un Westmoreland, condivide molto l’alterigia e la strafottenza con Clayton, ma in certi passaggi mi è sembrato ripetere un po’ troppo certe mosse stupide già fatte dal suo fratellone con la povera Whitney. E Sherry, a sua volta, lo rincorre ed è arrendevole in alcuni momenti in cui l’avrei voluta più determinata.
E Nicolas? I Westmoreland lo hanno scippato ben due volte: a quando il suo premio finale?
Amarilli73

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