Teaser Tuesday (127)

Buon martedì sera con la Rubrica settimanale Teaser Tuesdays, ideata da MizB del Blog Should Be Reading a cui anche questo Blog aderisce.

In cosa consiste? 
1. Prendi il libro che stai leggendo 
2. Aprilo a una pagina a caso 
3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser") 
4. Fai attenzione a non scrivere spoilers! 
5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

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Questa settimana il teaser è tratto da un romanzo che uscirà in libreria con una nuova veste grafica domani, ma che in molti hanno già avuto modo di leggere e amare. So che in tanti resteranno a bocca aperta quando leggeranno questo post... non tanto per il romanzo di cui vi propongo il teaser, ma per il fatto che io, che rifuggo sempre da romanzi che parlano di dolore e malattie, lo stia leggendo. Ebbene sì, è il secondo in due settimane. Ho vinto forse la mia paura?

Comunque vi do qualche informazione in merito al successo ed al futuro di "Colpa delle stelle" di John  Green.

Da 43 settimane al primo posto nella classifica Young Adult del “New York Times”, Colpa delle stelle diventa un film. Prodotto e distribuito dalla 20th Century Fox, sarà nelle sale americane da oggi, venerdì 6 giugno, e in quelle italiane dal 4 settembre

Ha venduto oltre 9 milioni di copie negli Stati Uniti. Per 124 settimane consecutive nella classifica dei bestseller del “TIMES”, da 43 settimane è al primo posto della classifica Young Adult del “New York Times”. Ma Colpa delle stelle è un fenomeno che va al di là del successo di vendite. Ha creato un nuovo genere, come sostiene da tempo il “Daily Mail” che nel 2012, anno d’uscita del romanzo di Green, ha coniato il termine “Sick Lit” per indicare tutti quei romanzi che raccontano le storie di adolescenti affetti da malattie ma che non hanno perso la gioia di vivere. Una letteratura di genere che può dividere la critica ma che ha il merito indiscusso di aver avvicinato alla lettura milioni di young adult, che hanno portato i romanzi di John Green a sfiorare i 14 milioni di copie vendute solo in Nord America e a diventare bestseller in tutto il mondo. Sei mesi prima dell’uscita di Colpa delle stelle, prima ancora che Green finisse di scrivere, gli ordini del libro su Amazon e Barnes and Noble avevano già raggiunto le 150mila copie prenotate. 

Colpa delle stelle è la storia di Hazel Grace, 16 anni, malata di cancro alla tiroide da quando ne aveva 13. A un gruppo di supporto con coetanei costretti dallo stesso destino incontra Augustus, che lotta contro l’osteosarcoma ma che non rinuncia all’amore per Hazel e per la vita. La fine è tragica, come la vita di milioni di ragazzi al mondo malati gravemente. Come quella di Esther Earl, fan dello scrittore a cui è ispirata la figura di Hazel e alla quale John Green ha dedicato la prefazione di un volume che, pubblicato agli inizi di quest’anno dalla Dutton, raccoglie le memorie della ragazza scomparsa. 

Vincitore di numerosi riconoscimenti letterari come la Printz Medal, il Printz Honor e l’Edgar Award e, recentemente, il 2013 Innovator’s Award del “Los Angeles Times”, John Green è tra le cento persone più influenti al mondo nel 2014 secondo il “TIME Magazine”. Vlog Brothers, il canale di YouTube che John cura insieme al fratello Hank, conta a oggi più di 2 milioni di iscritti e oltre 435 milioni di visualizzazioni; 90 milioni per l’altro canale YouTube curato da Green, l’educational Crash Course.

Di John Green ha parlato la stampa di tutto il mondo, a partire dal New Yorker, dal Wall Street Journal e da The Economist, che in queste interviste all’autore ci aiutano a capire un caso editoriale che ha saputo andare al di là delle logiche da bestseller. Quella di Green è la storia di un ragazzo come tanti, che però attraverso i suoi libri e la sua originale presenza in rete è riuscito a costruire una comunità di fedelissimi fan, che prendono il nome di “Nerd Fighters”, espressione coniata dallo stesso scrittore in uno dei video pubblicati sul suo canale YouTube.

Non stupisce allora che il trailer ufficiale del film, prodotto e distribuito dalla 20th Century Fox e diretto da Josh Boone, abbia già raggiunto la cifra di 20 milioni di visualizzazioni, record mai registrato prima d’ora da un trailer.


Il film sarà nelle sale americane dal 6 giugno e in quelle italiane dal 4 settembre ed è già stato definito dall’“Entertainment Weekly”, «la più grande storia d’amore del decennio». A interpretare Hazel sul grande schermo sarà Shailene Woodley, la star di Divergent e de Il diario segreto di una teenager americana, già nominata ai Golden Globes per Paradiso Amaro. Nel cast anche Laura Dern, nel ruolo della madre di Hazel, eWillem Dafoe nel ruolo dello scrittore olandese amato dalla protagonista.

L’11 giugno, insieme a Colpa delle stelle, tornano in libreria gli altri tre romanzi di Green pubblicati in Italia da Rizzoli: Cercando Alaska, Città di carta e Teorema Catherine, ancora oggi rispettivamente al secondo, al quarto e al quinto posto della classifica YA del “New York Times”.

L'infermiera, finito di cambiare le bende, ha fatto per andarsene. «È passato solo un giorno, Isaac» ha detto, vagamente condiscendente. «Devi darti il tempo di guarire. E quattordici mesi non sono un tempo così lungo, nel grande disegno delle cose. Siamo solo all'inizio, caro. Vedrai.»
L'infermiera è uscita. «Se n'è andata?»
Io ho annuito, poi mi sono resa conto che non poteva vedermi. «Già» ho detto.
«Vedrai? Ha detto davvero vedrai?»
«Le Qualità di una Brava Infermiera: elenco» ho detto.
«1. Non fa battute sulla tua disabilità» ha detto Isaac.
«2. Trova la vena al primo tentativo» ho detto io.
«Vero, è un punto fondamentale. Voglio dire, è il mio braccio, questo, o un bersaglio per le freccette? 3. Niente voce condiscendente.»
«Come stai, tesorino?» ho detto, mielosa. «Adesso ti pungerò con un ago. Potrebbe farti un po' di bua.»
«Il mio zuccherino si sente poco bene?» ha detto lui. E dopo un secondo: «Sono quasi tutti bravi, però. È solo che io pretendo l'impossibile da questo posto.»
«Questo posto nel senso dell'ospedale?»
«Anche» ha detto. Ha serrato le labbra. Riuscivo a sentire il suo dolore. «Dico davvero, penso molto più a Monica che ai miei occhi. È da pazzi? È da pazzi.»

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