PENSIERI E RIFLESSIONI SU “INTIME PROMESSE” DI SHERRY THOMAS
Titolo: Intime promesse
Autore: Sherry Thomas
Traduttore: Biondi G.
Editore: ONE
Collana: One Love
ISBN: 8868770261
ISBN-13: 9788868770266
Pagine: 336
Trama - Da oltre dieci anni sono separati dall'oceano: lei a Londra, lui a New York. Il matrimonio tra Lord e Lady Tremaine sembrava perfetto, basato sul rispetto, la cortesia e... la distanza. Difficile trovare un compromesso migliore, per la società vittoriana. Ma una richiesta di divorzio sconvolge l'equilibrio fino ad allora raggiunto. Nessuno si spiega cosa possa aver messo fine a una passione così intensa. Uno scomodo segreto, l'orgoglio dettato da parole troppo a lungo taciute e un'ambizione spregiudicata hanno deciso per loro. Un accordo privato e una scadenza che rimanda tutto all'anno seguente decideranno se la coppia più invidiata di Londra sarà in grado di ricucire gli strappi del tempo oppure dovrà separarsi per sempre. Riusciranno i capricci del destino a scalfire un sentimento sincero, un desiderio che arde nel profondo del cuore? La storia di un amore che rinasce dalle proprie ceneri, fatta di perdono, coraggio e possibilità di cambiamento.
Il pensiero di Amarilli73
Romance adocchiato dietro segnalazione di una vera buongustaia del genere, e che qui ringrazio piena di sincera gratitudine.
Perché INTIME PROMESSE è un libro che mi ha conquistata, una storia avulsa dai soliti cliché dove entrambi i protagonisti s’incontrano, s’innamorano l’uno dell’altra (ciascuno però per conto suo, e per ragioni completamente diverse) e poi fuggono, si pedinano a distanza, si fanno del male per una motivazione a dire il vero oltremodo banale: lei, una volta tanto, ha giocato sporco. Ebbene?
No, il solo tipo di matrimonio che sopportasse le vicissitudini della vita era il matrimonio cortese. Ed era ampiamente riconosciuto che lord e lady Tremaine avessero il matrimonio più cortese di tutti.
Nei dieci anni dal loro matrimonio, nessuno dei due aveva mai pronunciato una parola scortese sull’altro, non ai genitori, non ai fratelli, non agli amici, non agli estranei.
Inoltre come potevano attestare i loro servitori, non avevano mai avut liti, grandi o piccole, né si erano mai messi in imbarazzo a vicenda; in effetti, non erano mai in disaccordo su nulla.
Io ho adorato Lady Tremaine, la ricchissima borghese spinta dalla madre a impalmare un duca, ma sempre borghese e pratica commerciante nell’anima, abile negli affari e matura conoscitrice del genere maschile. Tutto si compra, tutto ha un prezzo, persino il marito ideale ha un cartellino appiccicato dietro e basta solo leggerlo e passare alla cassa. Se poi, strada facendo, si eliminano vacue ma insidiose rivali e si ottiene pure la svendita (lui tapino che si getta ai piedi e offre il matrimonio tanto agognato), ancora meglio.
Poi, ovviamente, uno dei due contraenti cercherà sempre di fare il pulcioso e di rinegoziare, dopo aver subodorato che non è stato lui a fare l’affare ma la ben più giovane moglie, non titolata però scaltra. Ah, finalmente un’eroina che marcia a testa bassa, che si fa del male, che soffre per bene ma continua ad essere, nonostante tutto, se stessa.
E quando il marchese, davanti agli ospiti illustri la contempla pieno di desiderio e la presenta come “la mia signora moglie”, il lettore non può che pensare: finalmente, ragazzo, dopo tanto viaggiare sei diventato uomo, hai capito qual è il vero meccanismo della vita e hai aperto gli occhi.
Ma dal momento in cui Lord Tremaine toccò le sue labbra con le proprie, lei ne venne consumata, come un bambino che gustasse una zolletta di zucchero per la prima volta, vinto dalla sua dolcezza. Il suo bacio era leggero come una meringa, dolce come le prime note della Sonata al chiaro di luna, e nutriente come la pioggia di primavera dopo un inverno di siccità senza fine.
Storia tormentata, finemente scritta, abilmente orchestrata, sinceramente consigliata per palati esigenti, per anime romantiche ma anche no, per chi non ama gli amori in discesa e le felicità troppo a portata di mano.
Amarilli73 |
non sono un'amante degli storici, ma da come l'hai presentata mi è venuto voglia di leggerlo!
RispondiElimina@ chiara: sì, a me è stato consigliato e mi sento di girare tranquillamente il consiglio perchè ne vale la pena!
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