Teaser Tuesday (126)

Buon martedì sera con la Rubrica settimanale Teaser Tuesdays, ideata da MizB del Blog Should Be Reading a cui anche questo Blog aderisce.

In cosa consiste? 
1. Prendi il libro che stai leggendo 
2. Aprilo a una pagina a caso 
3. Condividi un breve spezzone di quella pagina ("Teaser") 
4. Fai attenzione a non scrivere spoilers! 
5. Riporta anche il titolo e l'autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto.

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Anche per questa settimana il teaser è tratto da un romanzo che uscirà in libreria solo il prossimo 17 giugno. Un grazie di cuore alla Casa Editrice Sperling & Kupfer per questa magnifica e bellissima sorpresa:

LASCIA CHE SIA FELICE
di Hannah Beckerman
372 pagine

LASCIA CHE SIA FELICE É UNA LEZIONE D’AMORE ED È UNA STORIA POSITIVA, CHE CI INVITA A FARE TESORO DI OGNI SINGOLO ISTANTE VISSUTO CON LE PERSONE CUI TENIAMO DI PIÙ

Si dice che se ami qualcuno devi lasciarlo andare. Ma perché Rachel dovrebbe abbandonare un marito perfetto e una figlia adorabile? Sembra una follia, eppure è così che ha voluto il destino: e il cuore di Rachel ha smesso di battere. Tuttavia, sospesa tra questo mondo e l’aldilà, Rachel continua a vegliare sui suoi cari e prova ancora sentimenti. Fino a rodersi di gelosia quando suo marito Max, convinto a fatica dagli amici, inizia a frequentare un’altra donna. Per lui potrebbe essere un nuovo inizio: come può Rachel opporsi, se davvero vuole il suo bene? Dopotutto, amare qualcuno è anche accettare che sia felice senza di te.

Le sue parole mi attraversano il petto come una scossa elettrica. Non ho mai pensato che un morto potesse provare dolore, fisico o emotivo che fosse. Mi sembra di non aver mai saputo niente, fino ad adesso.
Chiudo gli occhi e li tengo serrati, desiderando cancellare questa scena e per una volta i due mondi cooperano.
Per la prima volta in un anno comprendo pienamente l'orrore della morte. Non è solo il senso di colpa, l'abbandono e la perdita. È realizzare che sono da sola. Che la mia solitudine non è immaginaria, o esagerata, ma alimentata dall'assenza del collante che consolida i legami umani: l'empatia. Ed è la scioccante consapevolezza che la mia vita, il mio amore e le mie relazioni non verranno conservate in eterno soltanto perché io non ci sono più.

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