PENSIERI E RIFLESSIONI SU “IL PRINCIPE E LA PREDA” DI ELIZABETH HOYT

Titolo: Il principe e la preda
Autore: Elizabeth Hoyt
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Passione
Data di Pubblicazione: Novembre 2008
Titolo originale: The Raven Prince

Trama - Anna Wren, giovane e sensuale vedova, per risollevare le proprie finanze decide di accettare un lavoro come segretaria di Edward de Raaf, conte di Swartingham. Uomo duro e scontroso, Edward ha già fatto scappare diversi dipendenti, ma con Anna è diverso: l’attrazione fra loro è forte fin dal primo incontro e cresce a ogni diverbio. Quando Anna scopre che Edward si reca a Londra per soddisfare i propri desideri, prende una decisione temeraria: introdursi nel bordello e passare con lui una notte di passione…

Il pensiero di Amarilli73
Oggi vi propongo un romance d’annata, ultima edizione 2008, ma che continua a migliorare col tempo, come il migliore dei vini. Essendo in crisi d’astinenza da Elizabeth Hoyt (visto che sino a Settembre resterò in attesa del nuovo capitolo della sua saga Maiden Lane), ho iniziato il primo volume della sua trilogia dedicata ai Principi (Princes).

Ora, lasciate perdere la copertina (non proprio il massimo del buon gusto), e lasciate perdere l’odiosa traduzione italiana del titolo (al posto del ben più immaginifico “Il Principe Corvo”): qui abbiamo davvero un bruttone di tutto rispetto! Eh sì, ma un conte non perfetto, ma grande e grosso, butterato dal vaiolo, pieno di cicatrici, e…udite, udite, dannatamente villoso. E poi, pure di carattere non è uno zuccherino.

Il conte di Swartingham ha bisogno urgente di una segretario, perché i precedenti sono tutti fuggiti a causa delle sue cattive maniere, ed ecco l’occasione per l’intraprendente vedova Anna Wren di acciuffare il posto e aiutare la propria famiglia. Ad Anna appare chiaro fin da subito che quel villoso villano non potrà mai essere suo, ma cosa costa aguzzare l’ingegno e togliersi comunque lo sfizio, senza che nessuno lo venga mai a sapere?

«Oh, no!» Anna provò un moto d'ira. Non si poteva
definire lord Swartingham repellente solo per qualche
cicatrice. «Non è attraente, è vero, ma non è brutto."

Non svelerò altro, per non rovinare la sorpresa, ma questo vecchio romanzo della Hoyt merita senz’altro la lettura, perché, una volta iniziato, non ti lascia più andare. Qualche altro motivo?

Vediamo: Edward il bruttone è sboccato, privo di tatto, e semplicemente adorabile. Ci sono memorabili scene di sesso, tutte solo silenzi e grugniti, dove lui non dice nulla, a parte la lapidaria battuta prima di chiudere la porta: "fatti trovare qui domani" (davvero un uomo che non deve chiedere mai!). Ci sono dettagli dolcissimi, come il ricciolo ribelle dietro l'orecchio di Anna, mentre lei è china a piantare rose ed è tutta sporca di terra. Ah, dimenticavo, c’è pure un adorabile cagnaccio (senza nome) sempre tra i piedi.

Letto in queste sere d'inizio estate ancora piene di pioggia e di temporali, mi ha scaldata ed emozionata parecchio. Un principe corvo che ricorderò a lungo, una Hoyt al meglio.

«Rimettili immediatamente la camicia» sibilò Anna.
«Perché? Trovi il mio torace offensivo?» Edward si
sporse con disinvoltura sulla scrivania di lei.
«Sì.» Anna sbuffò. «No! Rimetti subito la camicia!»
«Sei sicura che le mie cicatrici non ti facciano
impressione?» Si avvicinò a lei facendo scorrere le dita
sui segni sul petto. Gli occhi di Anna seguirono come ipnotizzati la sua
mano, prima di staccare lo sguardo di scatto.

Amarilli73

Nessun commento:

Powered by Blogger.