PENSIERI E RIFLESSIONI SU “BUIO” DI ANNE STUART
Titolo: Buio (Nithfall)
Autore: Anne Stuart
Pubblicazione: Giugno 2013
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Oro Introvabili
Ambientazione: contemporaneo
Sinossi – Richard Tiernan è in attesa di esecuzione per l’omicidio della moglie e la scomparsa dei suoi bambini. Ma prima deve portare a termine un ultimo compito, per il quale stringe un patto con lo scrittore Sean O’Rourke: gli svelerà la sua mente di assassino affinché ne scriva un bestseller, in cambio di una cauzione milionaria e di sua figlia Cassidy. Per il suo scopo, Richard ha estremo bisogno di lei, ed è pronto a esercitare tutto il proprio magnetico potere di seduzione per piegarla a sé. La ragazza si rende conto di essere una pedina nelle sue mani, eppure non può resistere all’incontrollabile desiderio che la spinge verso di lui. Ma cosa vuole Richard da lei? È davvero colpevole? E qual è il segreto per cui sembra disposto a morire e a rinunciare all’amore di Cassidy?
BUIO (Nightfall) è una delle opere più celebri di Anne Stuart, affermata autrice di numerosi romanzi di varia ambientazione.
Premi e riconoscimenti della critica:
All About Romance DIK (Desert Isle Keeper); Premio Reviewer’s Choice Award di Romantic Times nel 1995 come Miglior Romanzo Contemporaneo Romantic Suspense (Best Contemporary Romantic Suspense); Romantic Times 4.5 G.
Il pensiero di Amarilli73
“Se il nostro è un patto faustiano, chi di noi due allora è il diavolo?”
Quando verifichi le tue conoscenze, nelle discussioni tra le appassionate di romance, di solito una delle domande che salta fuori più di frequente è: “Hai già letto BUIO?”, proprio perché questo libro viene considerato uno dei capisaldi nella sfumatura RS (Romantic Suspense), una sorta di apripista che – decenni dopo la sua apparizione – riesce ancora a far palpitare forte il cuore.
Ora, potrà anche essere che ormai ci siamo assuefatti alle atmosfere da thriller e ai personaggi border-line, ma io questo romanzo me lo sono propria gustata, per tre sere di fila, paga dei piccoli brividi che mi ha offerto ogni pagina.
Non aspettatevi scene splatter, sangue a profusione, scene da farvi urlare in poltrona. Questa è sì una storia di sangue e morte in senso stretto, ma il fascino è dato da ciò che non si vede, da ciò che è sempre fuori scena, dal non detto ma intuito
La protagonista è normale, pure fuori peso, con una vita anonima, passata a sfuggire genitori ricchi, ma anche ingombranti e alcolizzati: si definisce una “sopravvissuta” ma, pur senza avere qualità da eroina, è l’unica che riesce a stare con i piedi per terra, concreta, grazie alla radici che ha piantato da sola mentre cresceva.
“Non ci sono tenebre nella mia vita” sibilò Cassidy.
Lui chinò il capo a guardarla. “Sì, ci sono” la smentì con dolcezza.
“Perché nella tua vita ci sono io”.
Proprio quando ha raggiunto un minimo di stabilità, l’egoismo del padre la richiama a sé, come merce di scambio in un vero e proprio baratto. Nulla di nuovo, accade spesso: solo che di solito nei romance si cerca sempre un alibi accettabile, una giustificazione sentimentale. Qui invece no, e potremmo dire che i personaggi di questa storia vanno tutti per la loro strada, ciascuno preoccupato di difendere i propri piccoli interessi, indipendentemente dal calpestare chi è in mezzo.
E’ vero che il Male si intuisce sin da metà libro, ma il bello è che esso contrasta assai poco rispetto alle meschinità e alle debolezze del resto del gruppo. Solo Cassidy si trova a dovervi far fronte e non lo fa da eroina intrepida, in effetti, ma da tontarella che ci mette parecchio a mettere insieme i pezzi del puzzle e poi casca dritta sul fondo del vaso della marmellata, alla prima spinta.
Ma tant’è. Il fascino di Richard sta proprio in questo, nel sospetto del killer della porta accanto, nei silenzi e nella ricerca dell’ombra, nell’aria da predatore che non usa chissà che armi ma che non è meno insidioso.
E il finale? Io l’ho adorato, perché la Stuart ha mantenuto la promessa iniziale: Richard Tiernan rimane pur sempre una nube contro il pallido sole di Cass. Non sa di zucchero rassicurante, ma di tempeste brevi e non annunciate.
Lo sto leggendo adesso e mi sta piacendo! A parte che appena si vedono hanno una specie di scossa ormonale (e sapendo che lui è un assassino io avrei avuto una scossa di puro terrore), ma è un libro davvero ben scritto!
RispondiEliminaSilvia, sì: ci sono certi passi che meritano anche una seconda lettura!
Eliminal'ho preso anche io, mi è sembrato brutto non averlo ancora letto
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