Pensieri e riflessioni in anteprima su "Under" di Giulia Gubellini

Titolo: Under
Autore: Giulia Gubellini
Editore: Rizzoli
Collana: Rizzoli narrativa
ISBN: 8817074802
ISBN-13: 9788817074803

Sinossi:
Italia, 2025. Il Paese è sopravvissuto alla Grande Crisi del 2008, ma è allo sbando, al default economico, ed è percorso da ondate di violenza fuori controllo. La politica ha perso ogni potere, la gente non ha più né casa né lavoro; l’ordine pubblico è nelle mani di un’Autorità Provvisoria militarizzata con a capo un Presidente che vive a Città 06, la capitale.
Le strade sono il regno incontrastato di bande armate e movimenti eversivi, così, per educare le nuove leve all’obbedienza nei confronti del regime, i ragazzi sono costretti a frequentare delle scuole-caserme. Qualsiasi atto di ribellione verso l’Autorità Provvisoria e i suoi metodi didattici è punito con la privazione della libertà personale.
L’Autorità Provvisoria sta mettendo a punto un reality show, Under, per spettacolarizzare l’esecuzione di soggetti antisociali e rivoluzionari di ogni sorta. 13 ragazzi sono rinchiusi in un bunker tra le Alpi e costretti a una convivenza forzata in cui alla fine solo uno di loro si salverà. L’unica legge, lì dentro, è quella della violenza: solo il più forte sopravvivrà. Tra i 13 c’è anche Alice, rinchiusa nel bunker perché, sembrerebbe, si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. E non può certo immaginare come lì dentro la sua vita cambierà per sempre.

Il mio pensiero:
Oggi sono felice di potervi parlare in anteprima di Under, romanzo distopico edito da Rizzoli ed in uscita nelle librerie il prossimo mercoledì 25 giugno.

Se state pensando al solito distopico sulla falsa riga di Hunger Games, dovrete ricredervi. 
Le affinità di certo non mancano, anche qui troviamo tredici ragazzi, scelti per essere rinchiusi, questa volta in un bunker, dove dovranno scontrarsi all'ultimo sangue per cercare di sopravvivere. In questo caso, però, l'autrice ha voluto giocare il tutto e per tutto creando un'ambientazione veramente intrigante. Ci troviamo infatti nell'Italia del 2025, sotto il governo dittatoriale di un'Autorità Provvisoria evanescente, rappresentata da un Presidente che sembra essere solo il fantoccio di un sistema degno della fantasia di Heinlein (ve lo ricordate Fanteria dello Spazio, di cui vi ho parlato nella rubrica del giovedì?). Non esiste più nessuna libertà, tutto viene controllato attraverso tesserini elettronici, chip, crediti di merito che sostituiscono il denaro. Il vagabondaggio e l'immigrazione clandestina sono puniti con la morte, come anche qualsiasi tentativo di manifestazione contro l'autorità (in questo caso si viene prima torturati per poter ottenere informazioni sulla rete dei rivoltosi). 
Tutto è regolamentato: il lavoro, la scuola, il tempo libero, gli spostamenti da una città all'altra (di passare il confine non se ne parla neanche, tanto più che sorge spontanea la domanda se esistano ancora altri stati al di fuori dell'Italia). Incasellato in un sistema che non ammette eccezioni o anomalie, un po' Matrix e un po' 1984.

Dovete scusare il riferimento al film dei fratelli Wachowski, potrebbe quasi sembrare azzardato, visto che non si parla di dominazione delle macchine sull'uomo, ma mi è venuto in mente mano a mano che leggevo della rassegnazione con cui la gente sottostà al regime. All'apatia collettiva della massa, che preferisce andare avanti giorno per giorno, senza pensare ad altro che a portare a casa quel tanto che basta per sopravvivere. Un'anestesia collettiva che è anche il fine ultimo dell'Autorità Provvisoria, la quale agisce subdolamente a lungo termine nell'inconscio collettivo, andando a cambiare piccole abitudini e comportamenti quotidiani, fino a modificare il pensiero comune dei cittadini e i valori universali su cui si basa la dignità dell'essere umano.

Perché se all'uomo si toglie il diritto, la morale, la speranza cosa resta? Resta un contenitore vuoto e sterile, che può essere manipolato e plasmato a propria discrezione.

Ed è questo quello che succede in Under. Come in Hunger Games, il motivo ufficiale per cui vengono proposti i giochi è il riconoscere come necessario il regime dell'Autorità. Senza le sue regole si rischierebbe l'anarchia, la lotta, la fame.

In realtà è proprio quello a cui vengono spinti i tredici ragazzi nel bunker. Tredici minorenni considerati sociopatici, rivoltosi e disadattati, ma che in realtà nascondono ognuno una storia piena di sofferenza e abusi tremendi, ingiustificati. Un gruppo di "bimbi perduti" che all'interno dell'inferno di Under dovranno lottare per non soccombere alla paura, all'odio e all'istinto di sopravvivenza: tutto ciò che può disumanizzare anche un santo.

All'inizio ero tentata di accennarvi brevemente alla storia di ognuno di loro, ma penso che sia giusto non svelarvi troppo, proprio perché il bello del libro sta anche nel proporvi la storia di questi ragazzi, coinvolgendovi sempre più emotivamente nel dramma di dover scegliere tra la propria sopravvivenza e quella del compagno.

Sarebbe salita sul ring per salvare i compagni, ma non si sarebbe difesa. Non ci sarebbe stato nessuno spettacolo, il pubblico sarebbe rimasto deluso. Avrebbe accettato la morte come il più grande atto di ribellione contro l'Autorità Provvisoria. Trasse un lungo sospiro, e riaprì gli occhi. Francesco era nella gabbia, al centro del simbolo rosso. "Sarò io lo Sfidante al posto di Alice" disse. 

Di sicuro posso dirvi che Under non è un libro semplice da leggere. Se da un lato potrebbe essere considerato un new adult, visto la giovane età dei protagonisti e la delicatezza con cui vengono affrontati temi come amicizia e primi amori, dall'altro la Gubellini non ci risparmia immagini macabre e violente, sicuramente molto più adatte ad un pubblico adulto. Certo è che tutto il romanzo, che all'apparenza potrebbe sembrare avere una trama molto semplice, si arricchisce di colpi di scena dosati in modo tale da tenere costante l'attenzione del lettore senza annoiare mai.

La commistione di generi, che potrebbe appiattire il romanzo se non pensata fino all'ultima parola, viene dosata in modo attento, creando un intreccio narrativo intrigante e coinvolgente. Anche il dettaglio che, all'apparenza, potrebbe apparire scontato, viene ripreso ed utilizzato per cementare la trama in un racconto solido e ricco.

So che vi ho svelato ben poco del romanzo, ma credetemi: questo è un libro tutto da scoprire e, se siete amanti del genere, non ne rimarrete delusi.

Per concludere, un'ultima chicca. Questo mercoledì, insieme all'uscita del romanzo, debutterà sul sito under.nanopress.it la web serie tratta dal libro stesso e diretta da Ivan Silvestrini: 10 puntate da 5 minuti ciascuna, che ripercorreranno le vicende dei tredici ragazzi, regalandoci momenti di pura adrenalina.
Ambra

4 commenti:

  1. leggendo la trama ho rivissuto molto hunger games, il genere mi piace molto, magari lo terrò d'occhio

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    1. È sicuramente un buon libro. Ci son sempre più pareri positivi. Guarda anche la web serie ;)

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  2. Come te ho molto apprezzato questo romanzo della Gubellini. Bella recensione. :-)

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    1. Grazie per l'apprezzamento! La Gubellini promette bene, sono curiosa di sapere quali sorprese ci riserverà in futuro.

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